La Roma fa muro. Termina a reti inviolate l’esordio in Champions

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    Esordio a reti inviolate nella prima giornata di Uefa Champions League. Allo stadio Olimpico la Roma blocca sullo 0-0 l’Atletico Madrid di Simeone e raccoglie un buon punto in ottica qualificazione. Difesa solida quella giallorossa, capace di tenere botta ai veloci e insidiosi attaccanti spagnoli. Meno bene in fase di offesa, con Dzeko troppo isolato dal resto della squadra e Defrel ancora in ritardo rispetto alle buone qualità mostrate con il Sassuolo.
    Di Francesco può ritenersi parzialmente soddisfatto nel giorno del suo esordio ufficiale nella massima competizione europea per club. Il primo banco di prova non era certo dei più semplici, contro un Atletico sicuramente più abituato a combattere in certi palcoscenici. I colchoneros sbattono più volte sui guantoni di Alisson, autore almeno di un paio di interventi miracolosi e sul piede destro di Manolas, formidabile a salvare sulla linea un tiro di Koke ormai destinato a varcare la linea di porta.
    Primo tempo disputato più a viso aperto rispetto alla ripresa da parte dei padroni di casa. Al minuto numero 20 della prima frazione di gioco i capitolini reclamano un fallo di rigore. Perotti scaraventa la sfera sul braccio di Koke, ma l’arbitro non ravvede volontarietà e lascia scorrere il gioco.
    L’occasione più pericolosa per i giallorossi capita sui piedi di Nainggolan. Il belga tira a colpo sicuro, ma la traiettoria impressa al pallone non sorprende Oblak, molto bravo a bloccare a terra la staffilata dalla lunga gittata.
    Nella ripresa escono alla distanza gli uomini di Simeone, visibilmente più freschi e reattivi in mezzo al rettangolo di gioco.
    Di Francesco fiuta il pericolo, decidendo di inserire Fazio per Defrel e aumentare la densità in zona di ripiego.
    L’occasione più ghiotta per gli ospiti capita nel recupero: Saul stacca indisturbato in area di rigore trovando sulla sua strada ancora una volta uno strepitoso Alisson. Sulla ribattuta è poi lo stesso Saul a fallire clamorosamente il tap-in vincente.

    Bicchiere pieno a metà per la Roma e per il suo allenatore. Da una parte la soddisfazione di non aver visto la propria rete gonfiarsi e di aver concluso un match così delicato con la porta inviolata. Dall’altra, invece, il ritardo sulla condizione fisica e sugli schemi impartiti durante gli allenamenti dal mister. Ancora lontano il concetto di “verticalità” più volte invocato durante le conferenze stampa pre-campionato e durante le prime due uscite ufficiali, ma la stagione è lunga e il tempo per migliorare c’è.
    Simeone, invece, recrimina un po’ di imprecisione dei suoi ragazzi sottoporta e si deve arrendere al nuovo portiere titolare dei giallorossi, che oggi non ha certo fatto rimpiangere il suo predecessore Szczesny.

    Massimiliano Sciarra

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