La Roma non c’è e il Napoli ne fa quattro: figuraccia al San Paolo

Roma – Dopo aver ottenuto la qualificazione ai sedicesimi di Europa League grazie alla vittoria sul campo del Cluj, la Roma fa a far visita al Napoli di Gattuso. Fonseca non può contare su Smalling ma riesce a recuperare Mancini e Ibanez, anche se comunque acciaccati. Torna titolare Dzeko, che completa l’attacco con Pedro e Mkhitaryan

Omaggio a Maradona
Dopo dieci minuti di gioco senza grandi azioni, la partita si ferma per rendere omaggio a Diego Armando Maradona, con i giocatori di entrambe le squadre che applaudono alla memoria di un grandissimo del calcio.

Il Napoli va avanti
Alla mezzora punizione in favore dei partenopei dal vertice sinistro dell’area di rigore. Sul punto di battuta si presenta Insigne, che con un destro a giro forte al punto giusto e ben piazzato batte Mirante sul suo palo.

Fabian Ruiz per il raddoppio azzurro
Superata l’ora di gioco, dopo una decina di minuti in cui la Roma cerca di reagire, ecco che arriva la rete del due a zero: Di Lorenzo recupera palla sulla destra e parte in solitaria, appoggia verso il centro del campo per Mertens che si gira e scarica su Ruiz, il quale controlla e lascia partire un mancino che si infila rasoterra sul secondo palo.

Mertens la chiude
All’ottantesimo minuto il Napoli mette la pietra tombale sulle flebili speranze di rimonta della Roma. Il neo entrato Elmas recupera palla su un errore in disimpegno dei capitolini, alza la testa e calcia violentemente verso la porta, Mirante respinge male e consegna a Mertens un pallone abbastanza facile per il tap in.

Politano per il poker
Non pago della prestazione e del risultato già ottenuto, il Napoli continua a giocare a tamburo battente, arrivando a siglare a ridosso del novantesimo anche la quarta rete della serata: Mertens imbecca Politano, il quale salta come statuine tre difensori della Roma, salta anche Mirante e a porta sguarnita mette in rete.

Prestazione imbarazzante
Novanta minuti altamente insufficienti da parte della Roma, scesa in campo deconcentrata e senza idee, troppo morbida nei contrasti e molle anche nei passaggi più semplici. Mai un pericolo verso la porta di Meret, mai una buona azione o uno spunto interessante, una squadra sfilacciata che si è consegnata al Napoli per tutta la partita. Al netto dei buoni risultati prima di oggi, questa squadra deve lavorare ancora tanto, soprattutto di testa.

Andrea Trupiano