L’Udinese segna due volte, la Roma no: all’Olimpico è 0-2

Roma – Dopo la cocente, in tutti i sensi, sconfitta subita dal Milan a San Siro, la Roma scende in campo contro l’Udinese per provare ad allungare in classifica su Napoli e Milan. Fonseca fa dei cambi rispetto a tre giorni fa, lasciando in panchina Dzeko in favore di Kalinic e schierando Diawara in mediana al posto dello squalificato Veretout. Spazio per Perotti e Under, Mancini assente dell’ultim’ora e sostituito da Fazio. Gotti schiera Okaka in attacco insieme a Lasagna, con De Paul a supporto.

Roma statica e Lasagna segna
Dopo un inizio un po’ compassato e un paio di azioni sventate da entrambe le parti, gli ospiti passano in vantaggio: contropiede con Lasagna che entra in area palla al piede, cross dall’altra parte per De Paul, che di testa svirgola non inquadrando la porta, favorendo però lo stesso Lasagna, che col destro da due passi mette in rete.

Lasagna vicino al raddoppio
Dieci minuti più tardi ancora grande azione dei bianconeri, ancora con Lasagna. Il capitano dell’Udinese viene servito da De Paul all’interno dell’area e, dopo un controllo col sinistro, lascia partire un mancino che Mirante devia in angolo con un riflesso notevole.

Piede a martello, rosso per Perotti
Alla mezz’ora la doccia fredda per la Roma: dopo una percussione sull’out mancino, il capitano di giornata Diego Perotti liscia il pallone e entra col piede a martello sul malcapitato Becao, che subito rimane a terra dolorante. Guida non ha dubbi, rosso diretto per l’argentino e Roma in dieci per i restanti sessanta minuti.

Tripla occasione Roma
Scossi dall’espulsione del Monito, i giallorossi premono sull’acceleratore e nel giro di un minuto vanno per tre volte vicini al pareggio: prima Carles Perez parte con una serpentina e vede il suo tiro ribattuto dal difensore, poi Cristante da fuori trova un tiro deviato che si stampa sulla traversa a Musso battuto, infine Under col destro trova l’angolino, ma Musso si supera mettendo in angolo.

Ci prova tre volte Carles Perez
Pronti, via nella ripresa e subito la Roma ha una buona occasione con Carles Perez, che dopo essere stato servito in profondità da Diawara entra in area e lascia partire un forte mancino che passa parzialmente attraverso le gambe di Musso, il quale all’ultimo riesce a evitare che il pallone varchi la linea di porta. Cinque minuti più tardi altra conclusione dello spagnolo, il cui tiro da fuori area viene respinto dal portiere ospite. Poco più tardi, lo spagnolo vince un rimpallo e dopo una serpentina in area vede la sua conclusione rimpallata da un difensore.

Okaka da buona posizione manda fuori
Dopo tre buone occasioni per la Roma, l’Udinese ha una ghiotta chance per raddoppiare, ma sul cross di Fofana Okaka, praticamente solo in mezzo all’area piccola, spedisce fuori col piattone.

Annullato goal a Teodorczyk
Al 70′ una spizzata di De Paul a centrocampo scavalca l’alta difesa romanista consentendo al centravanti polacco, subentrato a Lasagna, di presentarsi a tu per tu per Mirante e a batterlo con un preciso destro all’angolino, ma l’assistente prontamente segnala il fuorigioco, confermato in maniera silente dal Var.

Nestorovski raddoppia per l’Udinese
Contropiede ospite con Fofana che riceve palla e galoppa sulla fascia mancina non venendo contrastato, crossa dall’altra parte per De Paul, che dopo un controllo appoggia a centro area per l’accorrente Nestorovski, il quale a porta ormai sguarnita sigla il raddoppio per l’Udinese.

Seconda sconfitta consecutiva e Champions addio
Dopo il 2-0 subito a San Siro contro il Milan, la Roma incassa un altro 2-0 e dice definitivamente addio anche alle ultime flebili speranze di qualificazione in Champions League, dovendo ora guardarsi le spalle da Napoli, Milan e a sorpresa Verona. Una squadra totalmente disunita, che non dimostra di avere le idee chiare e le cui uniche azioni degne di nota sono dovute a spunti personali. Unici sufficienti Mirante, che ha tenuto a galla la squadra nei limiti del possibile, e Carles Perez, l’unico a creare realmente problemi a Musso. Insufficienti tutti gli altri.

Andrea Trupiano