Roma-Parma 2-2, continua la vergogna

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    Roma (4-2-3-1): Doni 5; Cassetti 6, N. Burdisso 6, Juan 6, Riise 5; De Rossi 6, Pizarro 6 (1′ st Simplicio 5); Taddei 6, Brighi 6, Vucinic 5.5 (17′ st Menez 5); Totti 6.5 (30′ Borriello sv). (27 Julio Sergio, 15 Loria, 3 Castellini, 46 Viviani) All.: Montella 5.5. Parma (3-4-2-1): Mirante 5, Zaccardo 5.5 (27′ st Dzemaili 6), Paci 5, Lucarelli 5.5, Valiani 5.5, Paletta 5.5, Morrone 5.5 (7′ st Crespo 6, 36′ st Pisano sv), Modesto 5.5, Candreva 6, Giovinco 6, Amauri 6.5. (1 Pavarini, 18 Gobbi, 14 Galloppa, 84 Palladino, 26 Pisano) All.: Marino 6.5 Arbitro: Brighi di Cesena 5.5. Reti: nel pt 18′ Totti (rig.), 36′ Juan. Nel st, 29′ e 34′ Amauri. Recupero: 2′ e 4′ Angoli: 6 a 5 per la Roma. Espulsi: Paci al 35′ del secondo tempo per doppia ammonizione. Ammoniti: Zaccardo e Totti per comportamento non regolamentare, Burdisso per gioco scorretto. Spettatori: 28 mila circa di cui 9.882 paganti.

    La Roma di Montella non va oltre il 2-2 contro il Parma, nella prima in casa dell’Aeroplanino. La squadra giallorossa subisce una rimonta in stile Genoa. In vantaggio 2-0 dopo il primo tempo i giallorossi subiscono due reti di Amauri nel giro di sei minuti nella ripresa. Dopo il rilancio a Bologna, la nuova Roma non riesce quindi ad accorciare sostanzialmente la classifica, ma sale a 43 punti e guadagna solo un punto dalla Lazio, sconfitta a Cagliari, mentre perde terreno dall’Udinese travolgente a Palermo. La squadra di Marino guadagna un punto importante e sale a 28 punti. Per la prima dell’Olimpico Montella deve fare a meno di Mexes, squalificato, e lo rimpiazza con Juan. In avanti due novità rispetto a 4 giorni fa: Brighi e Totti, alla 600a partita con la Roma, sono preferiti a Simplicio e Borriello. Nel Parma Marino si gioca le residue speranze di rimanere sulla panchina gialloblu confermando la difesa a 3 con Zaccardo a destra a centrocampo, pronto a dare una mano dietro. La ‘secondà Roma di Montella non è spettacolare ma pratica e cinica e nel primo tempo bastano poche occasioni per andare a segno due volte e indirizzare la partita. Al 13′ Totti reclama un rigore per un tocco da dietro di Paletta che poteva starci Passano quattro minuti e l’arbitro Brighi questa volta assegna il penalty ai giallorossi per un fallo di Lucarelli su Taddei. Dal dischetto va Totti che non sbaglia. Roma in vantaggio e il numero 10 festeggia la rete 197 in serie A e le 600 presenze in maglia giallorossa. La squadra di Montella controlla la gara e concede pochissimo agli attaccanti gialloblu. Al 37′ il raddoppio. Su un calcio d’angolo dalla destra di Pizarro, De Rossi va di testa, Mirante devia in tuffo sui piedi di Juan che da due passi controlla e insacca il pallone del 2-0. Nel finale di primo tempo brutto infortunio per Pizarro. Il centrocampista cileno si è fatto male da solo nel tentativo di servire un pallone all’indietro. Pizarro era reduce da un lungo infortunio ed è stato subito portato a Villa Stuart per accertamenti. Ad inizio ripresa al suo posto entra Simplicio. Il Parma sembra più intraprendente e si affaccia dalle parti di Doni con Giovinco e Candreva ma senza fortuna. Marino prova la carta Crespo e le tre punte. La Roma ci prova con Vucinic e Totti ma alla fine capitola al 29’. Cross dalla destra di Valiani per Amauri che di tacco anticipa Juan e mette la palla sul secondo palo alla destra di Doni. I giallorossi accusano il colpo e anche il gol del pareggio. Al 34′ Amauri fa il bis. Ancora un cross dalla destra di Valiani, Cassetti di testa manda la palla addosso a Burdisso e poi schizza verso Amauri che sinistro in spaccata batte ancora Doni. La Roma si riversa in avanti e Menez, da poco entrato, costringe al fallo Paci che viene espulso per doppia ammonizione. Parma in dieci con la squadra di Montella che si riversa in avanti e ci prova con Juan e De Rossi e reclama un rigore per fallo di mano, ma rischia in contropiede la sconfitta prima su un tiro di Dzemaili, respinto da Doni, e poi su un pallonetto di Giovinco che sfiora il palo. Il forcing finale dei giallorossi non porta a nulla se non ai fischi del pubblico per l’ennesimo risultato positivo gettato al vento.

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