Totti scrive al ‘Corriere dello Sport’: “Una Roma a 4 punte? Si può”

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    Martedì abbiamo vissuto una serata da Roma, una di quel­le serate magiche che ti restano dentro, che quando sarà grande racconterò a Cristian. E’ stata una serata che rispecchia il ca­rattere della nostra squadra. Non abbiamo mollato mai, dall’inizio alla fine. Nel primo tempo non abbiamo giocato all’altezza delle nostre possibilità, siamo andati sotto di due gol, ma soprattutto non abbiamo giocato da Roma. Siamo stati troppo timorosi con­tro una grande squadra che nel­la scorsa stagione è stata finali­sta di Champions League. Nel se­condo tempo siamo entrati in campo con un altro spirito, ab­biamo messo alle corde il Ba­yern, aiutati dallo splendido pub­blico che ci ha sostenuto fino al­la fine e che ci ha dato la spinta per credere nella rimonta. Ini­zialmente con Marco e poi con Daniele siamo riu­sciti a rimettere in piedi una partita che sembrava compromessa. In panchina, verso la fine del primo tempo, seguivo il risultato di Basi­lea e mi sono detto che solo il pareggio dei romeni ci avrebbe potuto salvare da una probabile eliminazione. Invece pochi minuti dopo il 2- 2 di De Rossi con il mio rigore siamo riu­sciti a ribaltare il risultato e con­seguentemente la posizione di classifica nel girone. Di sicuro non è stato facile en­trare a un quarto d’ora dalla fine della partita. Non è stato facile trovare subito il ritmo con il po­co tempo che ave­vo a disposizione. Ma insieme ai miei compagni abbia­mo subito trovato la via giusta per arrivare a regala­re questa vittoria ai nostri tifosi e al­la nostra gente. Certo, i rigori sono tutti difficili da tirare, ma in alcuni momenti, come martedì sera, la palla scot­ta ancora di più. Credo però che bisogna avere sempre il coraggio di prendersi le responsabilità.
    Ora ci attende un’altra partita difficile, quella di domenica a Palermo, contro una squadra ben organizzata con giovani mol­to interessanti. Anche loro hanno un potenziale d’attacco di livel­lo. Un mix di fantasia e di tecni­ca che ha messo già in difficoltà diverse squadre. Come ho già detto in passato, chi ha il corag­gio di mettere in campo una squadra spregiudicata, tenendo sempre presenti le accortezze di­fensive, riesce a intimorire gli avversari e questo è accaduto anche martedì contro il Bayern, quando per qualche minuto ab­biamo giocato con quattro attac­canti. Un atteggiamento tattico simile è stato adottato nella pas­sata stagione dall’Inter ed è ri­sultato vincente, perché la squa­dra di Mourinho è riuscita a fare un en-plein memorabile. Di sicu­ro giocare con quattro attaccan­ti richiede sacrificio da parte di tutti, ma noi sappiamo che la di­sponibilità al sacrificio fa parte delle caratteristiche di una gran­de squadra e noi siamo un gran­de gruppo di qualità, basta vede­re martedì come era composta la panchina della Roma e chi era in tribuna. Da ieri abbiamo cominciato a pensare al Palermo, con la con­vinzione che le vittorie fanno sempre morale. Spero che le ita­liane facciano molta strada in Europa perché è importante per mantenere i quattro posti in Champions League. A noi serve un punto nell’ultima partita a Cluj, non dobbiamo sentirci an­cora al sicuro.

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