Calcio a 5. Matteo Vitali è “campione del mondo”

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    Calcio a 5. Matteo Vitali è “campione del mondo” –

    Lo sport ci prepara alla vita, ci regala e ci fa vivere dei sogni a dir poco straordinari; oggi, noi di Number Twelve vogliamo raccontarvi, ma soprattutto farvi conoscere, il protagonista di una storia meravigliosa.

    Di chi sto parlando? Conoscete il detto “campioni in campo e nella vita”? E’ l’affermazione che più rispecchia Matteo Vitali 36enne, di San Costanzo, portiere della nazionale italiana di calcio a 5 Crazy for Football, team composto interamente da ragazzi con fragilità psichiche  che lo scorso 16 maggio hanno trionfato a Roma, proclamandosi campioni del mondo  nella seconda edizione del campionato World Cup 2018 di calcio a 5.

    Un plauso per l’impresa raggiunta va sicuramente al nostro numero 1 Matteo, che con le sue parate ha dato un contributo importante al successo azzurro.

    L’evento non è passato di certo inosservato. Il comune di San Costanzo ha tenuto sotto la guida attenta della sindaca Margherita Pedinelli, dell’assessore dello sport di Fano Caterina del Bianco, nonché del presidente regionale del Coni Fabio Luna e di numerosi altri esponenti del mondo sportivo, una premiazione indetta per il riconoscimento a favore dell’atleta Matteo Vitali.

    Ciao Matteo, innanzitutto complimenti da tutto il team di Number Twelve, siamo molto curiosi di conoscerti più a fondo e scoprire i segreti di un vero campione del mondo…

    “Non ho segreti particolari, il trucco è allenarsi sempre. Non perdo mai tempo, se non scendo in campo mi alleno a casa; faccio esercizi di corsa e di ginnastica praticamente tutti i giorni.

    Ho iniziato a giocare 10 anni fa e da allora non mi sono mai fermato. Prima giocavo solo per divertimento in una piccola squadra, il percorso è stato duro a causa dei miei, ormai vecchi, problemi di peso”.

    Com’è nato il tuo amore per la porta?

    “Lo sport mi ha sempre affascinato ma il mio peso mi ha impedito di scegliere un ruolo diverso da quello dei pali. Pesavo 135kg, non riuscivo a correre; oggi peso 75kg.

    Mi sono sempre piaciute le sfide e fare il portiere mi riempie di soddisfazioni. So che la palla non deve entrare nella mia porta, mi concentro al massimo per impedire che ciò accada”.

    Da campione del mondo ci potresti indicare il portiere più completo che gioca a calcio in questo momento?

    “Buffon è un vero professionista sia dentro che fuori dal campo, lo ammiro molto e vorrei essere come lui”.

    Da poco hai ottenuto un altro riconoscimento importante consegnato proprio all’interno della tua città. A chi dedichi i tuoi successi?

    “Dedico questi riconoscimenti a mio padre che sta vivendo un momento difficile causa problemi di salute, alle persone che mi vogliono bene, a chi sta rendendo possibile tutto questo, a chi mi sta accompagnando in questo percorso sportivo, a chi mi prende per mano e mi insegna ad andare avanti e superare ogni difficoltà”.

    Che progetti hai per il futuro?

    “Vorrei vincere un altro campionato del mondo che si terrà tra due anni in Perù. Nel frattempo, mi piacerebbe ottenere delle soddisfazioni nel campionato di serie D con la mia squadra; siamo un gruppo unito, loro credono in me e io in loro e sono sicuro che insieme arriveremo lontano.

    In questa stagione non siamo riusciti ad ottenere tanti punti, faremo degli innesti per la prossima stagione in modo da puntare ed arrivare sempre più in alto”.

    Che consiglio daresti ad un bambino che si vuole affacciare al mondo della porta per la prima volta?

    “Di non scoraggiarsi mai, innanzitutto di iniziare a vedere lo sport come un divertimento, di darsi fiducia piano piano e i risultati verranno con il tempo”. (Nella foto, Matteo Vitali accanto al mister)

    Liliana Nicoletta

     

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