Casiraghi: “Lotito al seguito della nazionale? Troppo poco discreto”

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    La presenza di Claudio Lotito al seguito della nazionale ha creato polemiche e contrapposizioni. Pierluigi Casiraghi, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radio IES 99.8, quella maglia l’ha indossata da calciatore e l’ha rappresentata per diversi anni come CT dell’Under 21: “Appena ho visto la foto ho provato fastidio. Io quei colori li ho indossati da giocatore e ho vissuto la nazionale sulla mia pelle dalla panchina, vederli indossare a Lotito mi ha lasciato perplesso. Quanto alla sua presenza al seguito della nazionale sono certo che è nelle sue possibilità essere lì quindi non mi permetto di giudicare ma non ne capisco il significato ne tantomeno il senso senso. Posso capire che a qualche calciatore possa aver dato fastidio. Conosciamo il personaggio e il suo modo di rapportarsi, basterebbe un po’ più di sensibilità ma sappiamo benissimo che Lotito non è particolarmente discreto. Non dimentichiamo poi che  è anche il presidente di società edi serie A e questo non aiuta”.

    Casiraghi è stato un simbola della Lazio costruita da Cragnotti: “La Lazio mi è rimasta dentro, ho tantissimi ricordi straordinari che portero sempre con me. In quegli anni Cragnotti costruì una squadra sensazionale, io sono andato via un anno prima dello scudetto ma ho in prima persona tutta la fase di crescita costante che poi a portato alla conquista di trofei prestigiosi. Lotito? Io vedo le cose dall esterno quindi forse sono più oggettivo. Ha preso la squadra in una situazione difficilissima, la gestione economica dei primi anni a livello manageriale va sottolineata. Poi il rapporto con i tifosi, che è la cosa più importante è un po’ troppo turbolenta. Questa è la colpa più grande imputabile a Lotito. Con Cragnotti la crescita è stata veloce e costante. Non so se Lotito potrà ripetere quanto fatto da Cragnotti, visto che lui è alla Lazio già da dieci anni”
    La nuova stagione della Lazio potrebbe essere quella del rilancio: “La campagna acquisti è stata fatta in maniera intelligente. Ci vuole tempo, i valori sono buoni ma i nuovi devono integrarsi nel nostro campionato, il valore di De Vrij non si discute ma ha bisogno di giocare in Italia per capire i nostri meccanismi.  E’ una buona squadra, a Milano al di là della sconfitta ha fatto la partita, Pioli è un allenatore molto preparato e propositivo. Forse alla Lazio manca quel giocatore estroso capace di far innamorare i tifosi con giocate spettacolari e di qualità. Klose è un campione ma probabilmente è un pò troppo tedesco…(ride ndr) Keita? E’ bravo, micidiale nell’uno contro uno ma deve migliorare ancora e crescere. Djordjevic lo conosco poco, non so se può assomigliarmi. Quest anno avrà spazio, Klose non credo possa disputare un campionato intero e lui avrà la possibilità di dimostrare quanto vale”

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