Due punti buttati e ora si fa dura

La Roma torna a perdere punti nella giornata in cui Alisson non è riuscito a fare Superman. Un caso?

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    La Roma non inizia nel migliore dei modi il tour de force che l’aspetta nelle prossime settimane. E le contemporanee vittorie di Lazio e Inter rendono la giornata di campionato tutt’altro che positiva. Il passo falso dei giallorossi a Bologna riapre di fatto la lotta per un posto Champions. I biancocelesti di Inzaghi sono infatti ora a soli 3 punti. La squadra di Spalleti addirittura a due e con una partita da recuperare. E a rendere ancor più intrigante la battaglia per un posto nell’Europa che conta il 15 di aprile ci sarà il derby della Capitale.

    Ennesima occasione sprecata per consolidare il terzo posto. Anzi il prossimo 4 aprile, ironia della sorte il giorno di Barcellona-Roma, se i neroazzurri dovessero battere il Milan nel recupero della  27esima giornata scavalcherebbero proprio i giallorossi in classifica.

    Pesantissimi dunque i due punti persi dai ragazzi di Mister Di Francesco al Dall’Ara. Ancora una volta all’undici capitolino hanno fatto difetto la personalità, la concentrazione ma soprattutto quella cattiveria agonistica che per puntare in alto è davvero indispensabile.

    Primi minuti del match con una Roma pimpante che mette subito in difficoltà i padroni di casa. In pochi minuti sfiora per tre volte il vantaggio con El Shaaarawy, De Rossi e Strootman. E proprio l’errore dell’olandese ha dell’incredibile: ‘piattone’ all’altezza della linea di porta con il pallone che colpisce il palo. Sfortuna? Indubbiamente in parte si. Ma quando si sbagliano gol così facili (e importanti…) appellarsi esclusivamente alla mala sorte è visione un po’ troppo fatalista.

    Pulgar poco prima del 20′ segna da fuori, dopo che l’azione è stata viziata da un evidente fallo di mano. I giallorossi vanno negli spogliatoi sotto di un gol, con tanti rimpianti e un bel po’ di rabbia. Nella ripresa sarebbe dovuta scendere in campo una squadra vogliosa, rabbiosa e determinata a ribaltare il risultato ad ogni costo. Insomma, una furia.

    Nulla di tutto questo. Secondi 45 minuti giocati costantemente sottoritmo, gioco sviluppato per via orizzontale, non disdegnando qualche lancione dalla trequarti. E se non ci fosse stato San Edin Dzeko, entrato nella ripresa, da Bologna si sarebbe tornati con zero punti in cascina.

    Il gol del bosniaco al minuto numero 76 ha dato morale alla squadra. Giusto il tempo di divorarsi un gol con Defrel, anche lui entrato nella ripresa, prima del triplice fischio finale. A condire la pessima giornata romanista l’uscita per infortunio di Nainggolan al 17′. La Roma torna a perdere punti nella giornata in cui Alisson non è riuscito a fare Superman. Un caso?

    Andrea Felici

     

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