Frascati Skating, il tecnico Luca D’Alisera: “La mia scommessa? E’ Noemi Da Mario”

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    La sosta pasquale non interromperàdel tutto le attività degli atleti del Frascati Skating. La pausa nelle gareufficiali consente al tecnico Luca D’Alisera (assieme a Gabriele Quiriniallenatore dei più importanti atleti della società del presidente Valente) difare il punto della situazione. «Abbiamo un gruppo di atleti emergenti su cuile aspettative sono molto alte – dice D’Alisera -. In poco tempo i giovanihanno già mostrato miglioramenti evidenti e dal punto di vista tecnico hannograndi potenzialità. Da quello mentale sanno che in una società come la nostrasi deve lavorare sodo, sia per la preparazione atletica che per il pattinaggio,dunque l’impegno è doppio». La scommessa forte di D’Alisera, al di là degliaffermatissimi Dario Betti e Cristina Trani, ha un nome e un cognome precisi.«La 21enne Noemi Da Mario ha un grande talento – dice l’allenatore -, ci stolavorando da un po’ e ha già ottenuto risultati importanti: ora è la settimaatleta d’Italia ed è già entrata nella Nazionale maggiore». Il tecnico sisofferma sugli obiettivi degli atleti di punta della società tuscolana. «Darioha superato lo scoglio più grande l’anno scorso, quando era al primo anno diAssoluti e ha vinto tutto pur avendo meno esperienza di altri atleti.Quest’anno dovrà ripetersi e nello sport non è mai semplice. Cristina, invece,deve riscattare la delusione del quarto posto mondiale dello scorso anno: lamedaglia nella rassegna iridata del prossimo ottobre è nelle sue corde».

    D’Alisera è stato un grandeinterpreta di questa disciplina collezionando un incredibile serie di titolinazionali e internazionali (tra questi vanno ricordati gli undici campionatidel mondo). Dal 2006 si dedica a tempo pieno all’attività di allenatore e perdue anni è stato anche coreografo della nazionale spagnola. «Fare il tecnico el’atleta vuol dire vivere due mondi diversi – sottolinea D’Alisera -: l’atletalavora assieme al suo coach, ma in gara la sua prestazione dipende solo da séstesso. Quando fai l’allenatore puoi essere bravissimo a portare in formal’atleta nel momento giusto, ma quando entra in pista diventi praticamenteimpotente».

    Chiusura sul rapporto solidissimocon la sua società. «Il Frascati Skating è stata la mia società da atleta e loè tuttora da allenatore. La famiglia Valente è la mia famiglia. E penso di averreso l’idea su cosa mi leghi a questo ambiente».

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