Giorgi: Legio Sora, puntiamo a salvarci

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    Giorgi: Legio Sora, puntiamo a salvarci –

    Sora, è la sera del 6 agosto, il giorno del primo raduno ufficiale della Legio. La compagine bianconera inizierà una pre-preparazione che ogni atleta svolgerà singolarmente, salvo poi ritrovarsi nuovamente insieme a partire dal 28 agosto, per non “lasciarsi più” fino a fine stagione. E’ un po’ come il primo giorno di scuola: ci si ritrova, si fanno battute, ci sono pacche sulle spalle e, perché no, nasce un po’ di emozione. Per molti dei ragazzi questa sarà la stagione del debutto in serie C2. In tutto questo abbiamo sentito uno dei protagonisti della scorsa stagione, mister Moreno Giorgi, che al primo campionato intero alla guida della Legio ha centrato l’obiettivo della C2 e si appresta ora a guidare i suoi ragazzi nella categoria regionale. Sa che la sfida è difficile ma anche affascinante.

    MORENO GIORGI

    MORENO GIORGI

    D: Si rinnova il connubio vincente fra la Legio e mister Giorgi. Come sta nascendo questa nuova stagione?

    R: Sono felice di far parte ancora della Legio Sora. A dire il vero il rinnovo dell’accordo è stata una formalità. Quando ho scelto di ricominciare ad allenare dalla Serie D, dopo anni di campionati nazionali femminili, l’ho fatto sposando un progetto a lungo termine. So bene che questa parola viene spesso usata, ma qui ho trovato una società solida e seria, che vuole fare le cose per bene e crescere giorno dopo giorno. Una di quelle società che il progetto ce l’ha davvero insomma. Per me è una grande responsabilità guidare questi ragazzi anche nella prossima stagione, però al tempo stesso è incredibilmente stimolante. Anche se sappiamo che sarà dura, vogliamo salvarci a tutti i costi, puntando come sempre sulla forza di un gruppo vero.

    D: Un gruppo che al momento conta 12 atleti, serve qualche altro rinforzo?

    R: Sicuramente da qui al 28 agosto la società continuerà a guardarsi intorno, anche se verranno presi eventualmente solo atleti che possano garantirci il salto di qualità. Anche perché sicuramente ci sarà spazio anche per qualche altra riconferma della scorsa stagione. Io comunque sono contento della rosa che sta venendo fuori. Ho dettato le linee guida e chiesto alla società di completare la rosa già dal raduno di questa sera o, al massimo, entro agosto. Per il resto, ho lasciato il lavoro nelle mani di Manuele e Daniele (rispettivamente presidente e vice della società – ndr – ), com’è giusto che sia.

    D: Cosa chiederai alla tua squadra per questa stagione?

    R: Quello che chiedo sempre alle mie squadre. Lavoro, sacrificio ed umiltà. Ritengo che non sia il campionato in cui giochi a fare la categoria, ma il modo in cui lavori. Ci alleneremo soltanto due volte a settimana, per cui dovremo necessariamente puntare sulla qualità del lavoro. Capisco che tanti ragazzi vengono agli allenamenti per svagarsi dopo una dura giornata, o magari durante la preparazione vorrebbero starsene al mare, ma dietro abbiamo persone che investono tempo e soldi per farci praticare uno sport che ci piace, e questo dobbiamo sempre tenerlo in mente e rispettarlo, a prescindere dalla categoria in cui si gioca. So bene di essere un allenatore molto esigente, però nello sport se si vogliono raggiungere gli obiettivi non ci sono altre strade se non quelle del lavoro e dell’applicazione costante.

    D: Il campionato comincerà il 7 ottobre, ma la stagione prenderà il via due settimane prima, con il debutto in coppa il 23 settembre. Alla luce di questo come imposterete la preparazione?

    R: La preparazione è a dir poco fondamentale se si vogliono raggiungere gli obiettivi prefissati. Il nostro è quello di salvarci, per cui sicuramente verrà impostata pensando all’appuntamento del campionato. Chiaramente al tempo stesso non vogliamo incappare in brutte figure, quindi terremo in considerazione il fatto che nel mezzo avremo due impegni ufficiali. Inoltre, proprio la coppa nella scorsa stagione ci ha permesso di salire in C2, quindi massimo rispetto per questa competizione che intendiamo onorare al massimo delle nostre potenzialità.

    D: L’ultima domanda. Al 30 giugno 2018 Moreno Giorgi sarà soddisfatto se…

    R: Se riuscirò a far capire ai miei ragazzi l’importanza del lavoro nello sport, se avrò fatto capire loro che tutto ciò che faccio è per il bene della squadra. Un allenatore non ha mai preferenze, ma sceglie chi mandare in campo solo rispetto a ciò che vede negli allenamenti e sul campo. Dispiace che questo non sempre si riesce a far capire a tutti. Poi ovviamente sarò veramente soddisfatto se avremo raggiunto gli obiettivi prefissati. Possiamo chiacchierare per ore ma alla fine quello che parla per un allenatore è sempre il campo. Da li proprio non si sfugge ed in fondo è proprio questo che rende così affascinante questo sport. Il futsal, nonostante sia pieno di presidenti/allenatori o di figure che per allenare sono disposte a tutto, perfino portare sponsor o addirittura investire soldi di tasca propria, è assolutamente meritocratico. Ripeto, dal campo non si sfugge ed i risultati sono sempre lì, a parlare per conto nostro.

    Liliana Nicoletta

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