Il Liverpool ne fa 5 ma la Roma non è ancora morta. Finisce 5-2 all’Anfield

Champions League: super Salah fa piangere i suoi ex compagni

Roma – Manita del Liverpool nell’andata delle semifinali Champions. I reds rifilano 5 gol ai giallorossi, che però hanno un sussulto d’orgoglio nel finale e segnano 2 gol, fondamentali per dare una parvenza di gara anche al ritorno. Salah funambolico. L’ex di turno segna 2 gol, serve 2 assist e si porta a casa il titolo di ‘man of the match’. Il 2 maggio all’Olimpico servirà un’impresa stile Barcellona.

Champions League: due gol e due assist per l’egiziano

Quasi senza storia la gara di Anfield, almeno per 70 minuti di gioco. Eppure Kolarov aveva fatto tremare i tifosi inglesi dopo pochi minuti di gara, quando un sinistro al fulmicotone del serbo coglieva impreparato Karius, colpendo una clamorosa traversa a salvare i padroni di casa.
Dal legno in poi la squadra di Di Francesco, messa in campo con un 3-4-2-1 che aveva portato all’impresa sui blaugrana, sembra quasi uscire dal rettangolo di gioco. Sul prato resta solo il Liverpool di Klopp, che comincia ad affacciarsi con insistenza dalle parti di Alisson. Manè fa scattare il primo allarme in una difesa romanista mai così in difficoltà come nella serata liverpudiana. Juan Jesus è apparso come un esordiente ai primi passi nel calcio che conta, ridicolizzato a più riprese da quel Salah tanto conosciuto, quanto temuto. L’egiziano ha fatto il bello e il cattivo tempo, almeno fin quando l’ex tecnico del Dortmund non ha deciso di concedergli la meritata ‘ovazione’ del suo pubblico. Un pò meno di quello vecchio, ammaliato dalle prodezze di quello che una volta era il suo beniamino.

Proprio lui a sbloccare le ostilità, col suo marchio di fabbrica. Imprendibile tiro a giro sotto all’incrocio dei pali. Il pallone assume una traiettoria velenosa, impossibile anche per un Alisson fin lì autore di almeno un paio di prodigi sullo stesso Salah e su gli altri rapidissimi incursori inglesi. L’uno a zero non suona la sveglia per gli ospiti, che sembrano arretrare il loro baricentro fiutando l’imminente pericolo del raddoppio. Raddoppio che arriva puntuale come un’orologio svizzero, quando la lancetta segna quasi la fine della prima frazione di gara. In gol, nemmeno a dirlo, Salah. Stavolta l’ex esterno di Trigoria beffa Alisson in uscita, scavando il pallone con un delizioso tocco sotto e recapitando in fondo al sacco il cuoio che porta le squadre al riposo sul 2-0 Liverpool.

Champions League: Manè e una doppietta di Firmino segnano la manita

Nella seconda metà di gioco subito Schick per uno spento Under, mai realmente in gara. Ma la musica non cambia e Salah continua a disegnare calcio. Il 3-0 è di Manè, agevolato dall’ennesima incursione in area di Salah che penetra nelle maglie del nuovo sponsor Qatar Airways come una lama rovente nel burro.
La Roma è in ‘bambola’ totale. Al tridente d’attacco manca all’appello solo Roberto Firmino, che decide di iscriversi due volte a referto. Prima al 61°, approfittando nemmeno a dirlo del secondo cioccolatino offerto da Salah. Poi al 68°, colpendo indisturbato direttamente da calcio d’angolo.

Champions League: Dzeko e un rigore di Perotti lasciano una luce alla fine del tunnel

Il 5-0 suona come una sentenza definitiva per i ragazzi di Di Francesco. Ma la Champions di questa Roma non sembra voler finire così, quasi come se la manifestazione di quest’anno non voglia dar l’addio ai Capitolini senza prima aver scritto un ennesima pagina a sorpresa. A 9 dal termine Edin Dzeko trova la rete dell’orgoglio. Bravissimo il bosniaco a battere il portiere avversario ricevendo in area di rigore un lungo lancio dalle retrovie. Il gol ridà un pò di morale a De Rossi e co, che ora si riversano all’interno della trequarti inglese. Nainggolan prova il tiro dal limite dell’area di rigore, sulla sua traiettoria è Milner a impattare col braccio il cuoio. Nessun dubbio per l’arbitro, è calcio di rigore. Dal dischetto è Diego Perotti, chirurgico come sempre, a mettere dentro il gol della speranza.

Passivo sicuramente pesante. Recuperare altri 3 gol sarebbe un’impresa titanica, ma le memorie del Barcellona sono ancora lì vivide negli occhi, nelle menti, nei cuori di tutti i tifosi romanisti. Non crederci sarebbe un delitto, e questa Champions merita di essere vissuta fino all’ultimo secondo da una Roma, comunque vada, arrivata tra le prime 4 d’Europa con grande merito.

Massimiliano Sciarra