La Roma prova il mercato ‘sprint’

Roma – Provare a raggiungere un obiettivo è una cosa, riuscirci è un’altra. Sicuramente, però, al di là dei nuovi acquisti della Roma 2018/2019, l’obiettivo di partenza è chiaro: dare a mister Di Francesco la rosa al completo, nazionali esclusi, sin dal ritiro. E sarebbe davvero importantissimo, fondamentale. E come tutti i miglioramenti importanti sono tutt’altro che facili da raggiungere.

In realtà permetterebbe al tecnico giallorosso, per tanti motivi, di poter preparare al meglio la nuova stagione. Innanzitutto, con l’intera preparazione atletica svolta con il gruppo, i calciatori avrebbero un livello fisico omogeneo. Senza avere quindi più problemi di chi, essendo arrivato dopo, è troppo indietro o troppo avanti rispetto ai compagni. Inoltre ridurrebbe anche il rischio di infortuni, e questo non è un aspetto di poco conto.

A livello tattico sarebbe ugualmente un ‘toccasana’. Infatti i nuovi arrivati devono già ambientarsi in una diversa realtà, non solo calcisticamente parlando. Devono capire ciò che il nuovo mister chiede loro: movimenti tattici, impegno fisico e mentale, approccio alle gare. Tutte cose che hanno fisiologicamente bisogno di tempo e quindi prima si inizia e meglio è.

Ma tutto questo non è certo una novità. Uno dei maggiori problemi del calcio moderno è proprio rappresentato dal fatto che, per motivi di mercato, le rose veramente al completo si hanno a disposizione solo a pochissimi giorni dal via del campionato, se non addirittura a stagione iniziata. E da qui, a cascata, una serie di problemi che si traducono in ambientamento più lento dei nuovi, in un una preparazione non omogenea del gruppo e in un rischio più alto di infortuni.

E se Monchi riuscisse a raggiungere questo importantissimo obiettivo, farebbe un autentico capolavoro. Sarebbe davvero un’ottima premessa per la Roma 2018/19. Certo, da sola non sufficiente per rimpinguare la bacheca di Trigoria. Ma una squadra vincente si costruisce grazie alla somma di tanti singoli elementi. Ognuno dei quali non sufficienti ma necessari. E chi ben comincia…

Andrea Felici