La Roma ritrova Schick

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Forse avrà la sua chance. Il condizionale è d’obbligo in questi casi ma la gara interna contro la Samp potrebbe essere davvero la grande occasione per Patrik Schick.  Il calciatore ceco pagato dalla Roma oltre quaranta milioni di euro fin qui è stato davvero un oggetto misterioso. La sua prima stagione nella Capitale è stata caratterizzata da problemi fisici che hanno reso ancor più complicato il suo ambientamento nella sua prima big della carriera.

Perchè, è bene ricordarlo, si tratta un classe ’96 ed è sbarcato a Fiumicino a soli 21 anni. Ora però, dopo il primo anno di ambientamento, deve dimostrare sul campo il suo valore. Si tratta di un calciatore dalle grandissime potenzialità tecniche e la sua prima stagione italiana alla Samp lo ha ampiamente dimostrato. Il trasferimento nella Capitale può rappresentare per lui il definitivo salto di qualità.

Forse non è un caso che la sua chance potrebbe averla proprio contro i blucerchiati, proprio contro la squadra che l’ha lanciato. Potrebbe riprendere la corsa dal punto esatto dove si è interrotta. E, inutile nasconderlo, la Roma ha un tremendo bisogno di Patrik Schick. Ma di quello vero. Ora più che mai.

Infatti la gara interna contro la squadra di Giampaolo è davvero da vincere ad ogni costo. E’ fondamentale per il prosieguo della stagione. I giallorossi non possono assolutamente permettersi un altro passo falso. Insomma tre punti imprescindibili per non vedersi allontanare troppo la zona Champions. E quanto sarebbe importante se insieme alla vittoria, e magari ad una prestazione finalmente convincente, si sbloccasse questo ragazzo dagli occhi tristi, che solo un paio di anni fa aveva stupito tutti.

E si, sarebbe davvero bello. Perchè vedere un calciatore dalle sue potenzialità relegato a riserva da mettere in campo una decina di minuti una volta ogni tanto fa davvero male. Però adesso dipende soprattutto da lui. Dalla sua voglia di dimostrare al mondo che non è il calciatore visto a Roma. Dalla sua voglia di emergere. Dalla sua voglia di far ricredere chi lo ha già battezzato ‘bidone’.

E allora, forza Patrik…!!!

Andrea Felici

 

 

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