Pallotta: su Totti e De Rossi cazzate, qualcuno vuole che alla Roma vada tutto a puttane

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Roma – “Penso che non ci sia dubbio sul fatto che alcune persone esternamente amino le polemiche e vogliano causare problemi a questa squadra. Vogliono che alla Roma vada tutto a puttane. Si preoccupano dei loro obiettivi personali, piuttosto che della squadra o dei veri tifosi. Ed e’ per questo che continuano a fornire notizie negative ai giornalisti, nel tentativo di sensazionalizzare screzi o problemi ordinari che possono accadere nella quotidianita’ del Club o dello spogliatoio”. Lo scrive il presidente della Roma, James Pallotta, in una lettera rivolta ai tifosi giallorossi e pubblicata sul sito della societa’.

“Sono stato coinvolto nel mondo dello sport per molto tempo e questo genere di cose accade in qualsiasi spogliatoio: negli Stati Uniti si verificano senza dubbio in ogni disciplina. Conosco innumerevoli atleti, calciatori e proprietari in tutto il mondo- continua Pallotta- e so che con un gruppo di venticinque ragazzi ci saranno sempre liti, discussioni e persino degli scontri. Sono cose ordinarie nello sport, dal parco giochi alle squadre professionistiche. E sapete una cosa? Questi litigi, discussioni e attriti, nella stragrande maggioranza dei casi, accadono perche’ le persone hanno fame di ottenere il meglio per il proprio Club. Nel nostro caso, sembra che la gente stia cercando di mettere dirigenti e calciatori gli uni contro gli altri. Ho sempre avuto scambi costruttivi con Daniele (De Rossi, ndr) riguardo lo spogliatoio, i giocatori, le cose da migliorare; e lo stesso vale per Francesco Totti. Dire che due ragazzi, con alle spalle una relazione speciale per venti anni, siano in guerra non ha senso. Sono stati in disaccordo? Mio Dio, spero di si’. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno- conclude Pallotta- e’ essere circondati da yes man”.

PALLOTTA: SU TOTTI E DE ROSSI ‘CAZZATE’, ECCO MIA VERITÀ

“Ho letto alcuni passaggi quando mi sono svegliato alle 5 di ieri mattina e li ho definiti ‘cazzate’. Dopo aver letto tutto il servizio, e dopo aver sostenuto una lunga e assai dettagliata conversazione con uno degli estensori del pezzo, ritengo che alcune parti siano vere e altre parti chiaramente non corrette. Mea culpa”. Lo scrive il presidente della Roma, James Pallotta, in una lettera rivolta ai tifosi giallorossi e pubblicata sul sito del club.

Pallotta torna sull’inchiesta di ieri di Repubblica spiegando che “alcuni aspetti di questo articolo hanno messo in cattiva luce Daniele De Rossi: non e’ giusto, perche’ Daniele per diciotto anni e’ stato un guerriero per la Roma. Lui merita rispetto e io l’ho sempre rispettato. Potremmo aver avuto qualche divergenza di opinione su come si e’ chiusa la sua carriera da giocatore della Roma, ma non intendo affrontare questo aspetto pubblicamente. Questo resta tra me e Daniele”. Il presidente della Roma rivela alcuni retroscena che fanno chiarezza sulla vicenda legata a DDR.

“Daniele era turbato, ma le sue emozioni derivano da quanto tiene e da quanto ha sempre avuto a cuore la Roma. Gioca con il cuore e lo abbiamo visto sul campo con la Roma per diciotto anni e, a livello mondiale, con l’Italia. Esprime i suoi sentimenti nello spogliatoio e questo e’ quello che lo ha reso un grande Capitano. Io credo fermamente che qualunque cosa Daniele abbia fatto, sia stata sempre per il miglioramento del Club. Era turbato per il fatto che qualcuno fosse stato acquistato per giocare nella sua posizione come riferito dall’articolo? Si’, lo era, ma cio’ e’ dipeso dal fatto che il giorno precedente gli era stato detto da Monchi che non avremmo preso nessuno che potenzialmente avrebbe giocato davanti a lui nello stesso ruolo. Pertanto gli e’ stata detta una bugia e il giorno seguente la sua reazione emotiva e’ stata quella che e’ stata. Il giorno dopo ancora e’ tornato sui suoi passi e ha detto: ‘Mi dispiace per il mio sfogo'”.

Ancora: “Anche il passaggio secondo il quale Daniele avrebbe preso posizione perche’ Eusebio Di Francesco fosse esonerato- scrive Pallotta- sulla base di tutte le conversazioni che ho intrattenuto con lui, e’ falso al 100%. Infatti a dodici partite dalla fine del campionato ho avuto una conversazione telefonica con Daniele, che mi ha personalmente chiesto di continuare con lo stesso allenatore fino al termine della stagione. Quindi, se qualcuno sta insinuando che lui chiedesse l’esonero di Di Francesco, questo non potrebbe essere piu’ lontano dalla verita’”.

L’autocritica di Pallotta riguarda alcune decisioni sul reparto tecnico, che a suo dire sono costate la Champions League alla squadra: “Il mio errore- spiega- e’ stato questo: a dicembre avrei voluto operare dei cambiamenti su tutta la linea nell’area sportiva e nella sfera della preparazione atletica ma sono stato convinto a non farlo. Avrei dovuto fare i cambiamenti quando pensavo che fosse giusto farli e quell’indecisione, forse, ci e’ costata un posto in Champions League. Se non e’ stato De Rossi, sono stati quindi Dzeko, Manolas o Kolarov a chiedere che l’allenatore venisse esonerato? No. Non ho mai sentito chiederci da questi giocatori di esonerare Di Francesco. Non sono mai venuti da me, ne’ direttamente ne’ indirettamente”.

PALLOTTA: BALDINI NON C’ENTRA CON SCELTE CONTRATTO DE ROSSI

“Un altro preso di mira e costantemente attaccato e’ Franco Baldini: Franco e’ chiaramente un mio consigliere e confidente da molto tempo e non ha mai fatto nulla a scapito di questo Club. Se pensate che Franco sia coinvolto in tutte le decisioni, allora vi sbagliate di grosso. È evidente che qualcuno stia cercando di creare molti problemi a una persona che, con discrezione, mi ha sempre dato grandi consigli e ci ha aiutato con alcuni dei migliori giocatori che abbiamo nella nostra squadra e con alcune delle piu’ vantaggiose cessioni di questi anni”. Lo scrive il presidente della Roma, James Pallotta, in una lettera rivolta ai tifosi giallorossi e pubblicata sul sito del club.

“Guardando le proteste, sembra che la gente sia convinta del suo coinvolgimento nella decisione sul contratto di Daniele ma non e’ vero. Franco non ha dato alcun input su Daniele. Questa e’ una discussione che non ho nemmeno affrontato con lui, perche’ negli ultimi due anni l’ho portata avanti, sul fronte dei rinnovi dei contratti, con il management. Tutti dobbiamo assicurarci, al di la’ che alla gente piaccia o no, di prendere delle decisioni volte a rinforzare la squadra. E non mi riferisco solo a chi gioca sul campo ma anche alle centinaia di dipendenti che abbiamo e agli obiettivi che cerchiamo di raggiungere insieme. Fare una grande squadra- spiega Pallotta- creare una cultura e una tradizione vincente non potra’ mai dipendere mai da una sola persona”.

PALLOTTA: NOI FEDELI A DE ROSSI, LO VOGLIAMO ALLA ROMA PER SEMPRE

“Daniele e’ stato molto fedele alla Roma e la Roma e’ stata molto fedele a Daniele. La gente non puo’ mettere in discussione la nostra fedelta’, perche’ abbiamo detto: ‘Daniele, ci piacerebbe che tu facessi parte della Roma per il resto della tua vita’. Questo per me e’ piuttosto leale. Non abbiamo mai detto ‘Addio, ci si vede, buona vita’. Vogliamo che Daniele faccia parte di questo Club per sempre e speriamo che questo succeda”. Lo scrive il presidente della Roma, James Pallotta, in una lettera rivolta ai tifosi giallorossi e pubblicata sul sito del club.

“Non essere presente all’ultima partita di Daniele e’ stata una scelta incredibilmente difficile da prendere. Ma l’ho fatto perche’ era la sua serata e volevo che nulla distraesse da questo. Se volete contestarmi va bene ma non volevo sottrarre l’attenzione a quella che avrebbe dovuto essere la celebrazione della fantastica carriera in giallorosso di Daniele. E cosi’ e’ stato. Parlero’ con Daniele in privato. Ci siamo scambiati dei messaggi ieri mattina e l’ho invitato a incontrarmi al termine delle sue vacanze per passare un po’ di tempo con me. Se pensate che ci sia del risentimento tra noi e che non ci parleremo vi state sbagliando. Lo stesso vale per Francesco. Ho invitato Francesco e la sua famiglia a venire da me e spero che lo faranno”.

NON VENDERÒ LA ROMA, SE PENSANO DI MINACCIARMI SBAGLIANO

“A me sembra chiaro che ci siano alcune persone che sono insoddisfatte perche’ non potranno mai manipolarmi, minacciarmi o attaccarmi al punto da farmi vendere il Club. Conosco la storia di quasi tremila anni di Roma e so come funziona. Se qualcuno pensa di farmi scappare, questo non succedera’”. Lo scrive il presidente della Roma, James Pallotta, in una lettera rivolta ai tifosi giallorossi e pubblicata sul sito del club.

“Abbiamo un gruppo che lavora con straordinaria dedizione e che soffre quando le cose vanno male o quando legge che tutto sarebbe in disordine. È vergognoso che ci sia gente fuori che cerca di manipolare i tifosi contro la Roma e contro di me. Sfortunatamente per loro non andro’ da nessuna parte”, spiega ancora il numero uno dei giallorossi. “So che molte persone pensano ci sia scompiglio nel Club. Ma questo e’ un pensiero stupido. Ora il top management e’ ben allineato. Forse qualcuno puo’ essere infastidito dal fatto che noi – Guido (Fienga, ndr), Mauro (Baldissoni, ndr), io e gli altri – abbiamo preso delle decisioni forti negli ultimi sei mesi per correggere dei problemi. Sono accadute delle cose che non corrispondono al modo con il quale vorrei che questo Club fosse guidato. È inevitabile che ci saranno dei rancori. Ci saranno persone che parleranno o che diffonderanno voci come se loro fossero a conoscenza di come vanno le cose. La verita’ e’ che noi siamo tutti allineati e che abbiamo intenzione di migliorare”. Pallotta si sofferma su una delle questioni che maggiormente gli vengono rimproverate dai tifosi.

“Come sapete, non sono venuto a Roma nell’ultimo anno. Ero cosi’ arrabbiato, gia’ da agosto, per come le cose stavano andando che temevo che la mia presenza non sarebbe stata d’aiuto. Questo e’ stato un grave errore, la prossima stagione ci saro’. Avrei dovuto essere di piu’ a Roma”, spiega Pallotta, che poi rassicura: “Vogliamo costruire qualcosa di grande qui e lo stesso desiderano tutte le persone che operano nel Club ogni giorno. Credo che la maggior parte dei tifosi voglia la medesima cosa. A noi interessa solo costruire una Roma grande e vincente: niente e nessuno mi impedira’ di perseguire questo obiettivo”.

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