Racing Club calcio: «Il 2016 è stato un anno da ricordare»

Più informazioni su

    Ardea (Rm) – «Il 2016 è stato un anno da ricordare». Non può che essere orgoglioso Antonio Pezone, l’artefice dell’incredibile scalata di un Racing che l’imprenditore ha letteralmente trasformato nel giro di pochi anni da piccolo sodalizio del calcio dilettante a club professionistico.

    Racing Club calcio: «Il 2016 è stato un anno da ricordare»

    Il 2016 resterà nella storia della società di Ardea per il clamoroso salto tra i professionisti, reso possibile proprio dall’immenso sforzo prodotto da Pezone e dal suo staff sempre più composto da personaggi di alto spessore professionale.

    «E’ stato un anno indubbiamente da ricordare, in cui abbiamo colto al volo un’occasione ghiotta» dice il presidente al quale nel corso del tempo tanti protagonisti del Racing Club hanno dato atto di non aver “dimenticato” la parte regionale di questa grande famiglia sportiva nonostante il gravoso impegno con il Racing Roma e tutto il settore nazionale.

    «Sicuramente portare avanti due prime squadre non è semplice, ma non è nemmeno impossibile – spiega Pezone – Noi abbiamo stabilito delle regole chiare che valgono per tutti e che se vengono rispettate agevolano l’ordinaria amministrazione gestionale. Il prossimo anno? Se, come già detto quest’estate, non troverò una persona affidabile al 100% a cui consegnare la gestione della parte regionale, continuerò a portarla avanti in prima persona.

    Il Racing Club è una creatura che ci siamo cresciuti con grandissima fatica e non abbiamo nessuna voglia di gettarla alle ortiche».

    racing-club-calcio

    racing-club-calcio

    Tornando a parlare di staff, l’ultimo “acquisto” in ordine di tempo in questo senso è stato rappresentato dall’accordo con un grande personaggio come Fabrizio Stazi. «Sarà il responsabile dell’intero nostro settore giovanile e andrà a integrerare il lavoro fatto da De Nicola, Viola e Ridolfi» dice Pezone che poi guarda avanti e cioè ai propositi per l’anno che è appena cominciato.

    «Il 2016 è stato un anno indimenticabile, ma uno dei miei motti è “non finisce qui” e quindi speriamo che l’anno nuovo sia ancor più soddisfacente. Se le istituzioni continueranno a sostenerci come fatto finora, potremo fare un grandissimo regalo a tutto il territorio per la prossima stagione agonistica vale a dire quella di poter inaugurare la “bomboniera” di Tor San Lorenzo, sperando di poterci vedere giocare la Lega Pro».

    Più informazioni su