Roma: obiettivo ottavi (quasi) raggiunto

La Roma vince a Mosca e ipoteca il passaggio agli ottavi di Champions League che, euro più euro meno, porterà nelle casse giallorosse 15 milioni. L’immediato vantaggio di Manolas indirizza da subito il match. La squadra di Di Francesco gioca con un baricentro abbastanza basso cercando la ripartenza giusta per infliggere ai padroni di casa il colpo del KO. Dzeko non sfrutta una buona occasione e Florenzi sul finire del tempo si divora il raddoppio. Film già visto e si va al riposo sull’1-0.

Ad inizio ripresa la difesa si fa trovare distratta, Santon si fa superare, e dopo appena 5 minuti si è già sull’ 1-1. A questo punto la squadra sembra reagire. Sembra finalmente aver trovato la giusta risposta mentale ad un momento di difficoltà. Dopo pochi minuti dal gol dei padroni di casa, la svolta del match. Kluivert, il migliore in campo, si invola verso la porta avversaria. Viene steso. Non ci sono dubbi. Punizione per la Roma, secondo giallo al calciatore russo e quindi espulsione.

Passano pochi minuti e Pellegrini riporta avanti i giallorossi. Davanti nel punteggio e con un uomo in più. Il tutto a mezz’ora dal termine. La strada è ormai in discesa, a dir poco. Ma incredibilmente la squadra inizia a balbettare. Non trova il gol della sicurezza. Anzi, con il passare dei minuti il Cska acquista sicurezza e i giallorossi danno la sensazione di avere un po’ di paura. La stessa evidente sensazione che si ha dall’inizio della stagione: nel motore della Roma c’è qualcosa che non va.

Infine, negli ultimi minuti, il cambio che nessuno avrebbe voluto vedere. Esce un esterno alto (Florenzi) ed entra un difensore (Juan Jesus). Quella che sarebbe stata la dinamica del match da lì alla fine l’avrebbe prevista anche un bambino: giallorossi con il baricentro bassissimo e russi a prendere d’assedio la metacampo romanista cercando l’imbucata giusta. In superiorità numerica sembravano loro.

Fortunatamente i padroni di casa non sono riusciti a trovare il guizzo giusto e ora gli ottavi di finale sono praticamente in tasca. Ottimo risultato ma prestazione non convincente fino in fondo. Per chi preferisce vedere solo il risultato tutto molto bene. Per gli altri la gioia di una qualificazione praticamente portata a casa ma anche la preoccupazione di una squadra che continua a non avere una precisa identità.

Chi vuol esser lieto, sia…

Andrea Felici