Roma: Si cercano alibi?

Che la partita di Firenze sia stata condizionata da un rigore a dir poco generoso è un dato di fatto. Che nell’azione incriminata non sia stato utilizzato il Var è una clamorosa svista. Che addirittura il calciatore viola, da terra chieda platealmente scusa forse per paura di un ammonizione per simulazione è senza dubbio l’ennesima beffa di una decisione arbitrale assolutamente impropria.

Dunque che il risultato del match sia stato pesantemente condizionato dalla situazione sopra descritta è un dato di fatto. E non è in discussione. Ma che si parli solo di questo è davvero preoccupante. Di Francesco non viene mandato nel post gara  davanti a radio e tv. Al suo posto Monchi. Che  incentra le sue dichiarazioni pubbliche sull’arbitraggio.

Molto rischiosa, mediaticamente parlando, la strategia comunicativa del Ds. Perchè la percezione che può dare è quella di un dirigente che cerca alibi. Non tanto e non solo per la gara di Firenze ma, più in generale, per una stagione fin qui disastrosa. Siamo sicuri che la Roma non ha vinto a Firenze solo ed esclusivamente per l’episodio del rigore? Siamo sicuri che la squadra, con più determinazione sotto porta, non avrebbe vinto egualmente?

E poi, con una squadra che dopo 11 giornate è nona in classifica, già a 5 punti dalle quarte, che messaggio è quello di sostituirsi all’allenatore e davanti a telecamere e taccuini prendersela con l’arbitraggio? Forse nella Roma ci sono problemi più grandi dell’arbitraggio di sabato pomeriggio.

Nona in classifica a 5 punti dalle quarte. Settimo attacco. Nona difesa. Numeri pessimi e prestazioni, salvo poche eccezioni, dello stesso livello. Numeri questi non più preoccupanti ma ormai addirittura disastrosi.  Perche siamo quasi ad un terzo del campionato. E che la squadra, rigore a parte, non sia riuscita a portare a casa una partita stradominata è un aspetto più negativo che positivo.

La prossima gara interna contro la Samp, demolita a Marassi dal Torino, sarà senza appello. O si vince o qualcuno dovrà necessariamente cambiare qualcosa. A meno che domenica prossima alle 15 a Roma piova. In quel caso la colpa sarebbe senza dubbio del maltempo…

Andrea Felici