Roma: si scrive rivoluzione, si legge ridimensionamento

E’ fin troppo evidente che alla Roma è in atto una vera e propria rivoluzione. Sia in campo che fuori. Nessun settore verrà risparmiato da questo repulisti: dalla direzione sportiva all’allenatore, dai calciatori al settore medico e atletico.

Visti i pessimi risultati della stagione appena conclusa, il reset totale potrebbe sembrare la medicina migliore. Attenzione, però. Ci sono rivoluzioni e rivoluzioni, perché non sono e non possono essere tutte uguali. Dipende naturalmente dal valore di chi viene sostituito e da quello di chi lo sostituisce. Perché non sempre cambiare è sinonimo di migliorare, soprattutto se dietro questa scelta c’è anche la necessità di far cassa a causa della mancata qualificazione alla prossima Champions League.

I calciatori che sicuramente non faranno più parte della Roma 2019/20 saranno De Rossi, Manolas, Dzeko e molto probabilmente El Shaaarawy e Kolarov.

Stiamo parlando del miglior giocatore giallorosso per rendimento e gol segnati, che la scorsa stagione ha finalmente trovato quella continuità che ha sempre rappresentato il suo tallone d’Achille (El Shaarawy).

A salutare sarà anche anche il miglior centrale difensivo dell’intera rosa, uno dei migliori del campionato, senza il quale la scorsa annata sarebbe stata sicuramente peggiore, e non di poco (Manolas).

Non ci sarà neanche il fulcro dell’attacco giallorosso, dal rendimento non sempre continuo ma estremamente difficile da sostituire, sia per caratteristiche tecniche che per peso specifico, a meno che non si decida di investire tante decine di milioni per il suo erede (Dzeko).

Probabile partente inoltre uno dei migliori terzini sinistri del campionato, che la scorsa stagione è stato utilissimo anche in fase realizzativa, con addirittura otto gol all’attivo (Kolarov).

Sulla pesante assenza di uno come De Rossi nella prossima stagione c’è davvero poco da dire, se non ricordare che il ragazzo di Ostia avrebbe accettato anche un contratto a gettone pur di restare nella sua Roma.

E nella maggior parte dei casi si tratta di cessioni pesanti non soltanto dal punto di vista tecnico ma anche da quello della personalità e leadership nel gruppo.

Ma, come detto, per definire una rivoluzione è necessario confrontare i partenti con i rispettivi sostituti. I nomi di calciatori accostati alla Roma come possibili acquisti sono Diawara, Mancini, Veretout, Verissimo, Ismaily, Mertens. Mentre per Dzeko si sta valutando una soluzione interna: Schick.

Se questi dovessero essere i partenti e i loro rispettivi sostituti la sensazione è che più di una rivoluzione si tratterebbe di un ridimensionamento. Ma nel calcio non si può mai dire e allora buona fortuna a tutti…

Andrea Felici