Roma: Un’occasione da non lasciarsi sfuggire

Mai nessuna Roma nel passato era stata capace per così tanti anni consecutivi di essere presente a questi livelli sia in Italia che nell'Europa che conta

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Roma – La stagione appena passata è stata sicuramente la migliore dell’era americana, la tappa conclusiva di un importante processo di crescita. Ma non basta. Ogni processo di crescita rimane fine a se stesso se non si pone come l’obiettivo finale quello con la ‘o’ maiuscola. Ciò che, piaccia o non piaccia, è il vero spartiacque tra le grandi squadre e tutte le altre: vincere.

La base è ormai solida. Nonostante gli errori commessi, in parte fisiologici, James Pallotta ha fornito a questa squadra solide fondamenta sulle quali provare a costruire finalmente un ciclo vincente. Le difficoltà non sono mancate. Un po’ per la mancanza di esperienza nel ‘particolarissimo’ mondo del calcio italiano. E un po’ per ‘problematiche ambientali’ tipiche della difficilissima piazza romana e romanista. La strada non è stata fin qui facile ma indubbiamente le premesse, numeri alla mano, nessuno può negare che siano ottime.

E allora vediamo questi numeri: 5 podi consecutivi nel campionato italiano (3 secondi e 2 terzi posti), cinque qualificazioni consecutive alla Champions League (di cui un preliminare). Oltre naturalmente alla semifinale di Champions. Il tutto ‘condito’ con due record di punti in serie A: quello del campionato 2013/14 (85 punti) e quello del campionato 2016/17 (87 punti).

Mai nessuna Roma nel passato era stata capace, per così tanti anni consecutivi, di essere presente a questi livelli sia in Italia che nell’Europa che conta. Non la straordinaria Roma degli anni ottanta (4 podi consecutivi in campionato, dall’80/81 all’83/84). E neanche quella degli anni 2000 (3 podi consecutivi in Serie A dal 2005/06 al 2007/08 e le 3 conseguenti qualificazioni consecutive in Champions League).

Ma rispetto alle due grandi gestioni del passato, Viola e Sensi, la differenza è ancora grandissima. Questa volta però in senso negativo per l’attuale proprietà giallorossa. Naturalmente si parla di trofei vinti. E, da questo punto di vista, l’attuale gestione si trova ancora ferma al palo. Questo rappresenta sicuramente la principale criticità ma soprattutto il maggior motivo di insoddisfazione dei tifosi romanisti.

Quest’anno però, grazie ai maggiori introiti Champions e aspettando lo Stadio, c’è una grande opportunità. Infatti nella campagna di rafforzamento per la prossima stagione non c’è la necessità di vendere alcun big. Quindi le partenze saranno dettate esclusivamente, o quasi, da scelte tecniche. Una grande opportunità di alzare ulteriormente l’asticella. Ormai vincere non può che essere l’obiettivo. E a queste latitudini calcistiche non è mai stato troppo frequente…

Andrea Felici

 

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