Calcioscommesse, tifosi Lazio: “Non ci possono mettere sempre in mezzo” Sfottò romanista: “Tintinnio di manette”

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    «Giù le mani dalla Lazio e da Mauri, non ci possono mettere sempre in mezzo». Nel giorno in cui la squadra biancoceleste, seppur a ranghi ridotti, si è ritrovata a Formello per riprendere la preparazione in vista della ripresa del campionato, è ancora la vicenda del calcioscommesse a tenere banco e ad infiammare la passione dei tifosi della Lazio, che sul web e sulle radio continuano a sfogare la loro rabbia a difesa del club e del centrocampista brianzolo, anche se non manca un pizzico di preoccupazione per le eventuali conseguenze sulla stagione in corso. All’indomani dell’interrogatorio a Cremona di Carlo Gervasoni, che ha tirato in ballo, seppur indirettamente (tramite le confidenze ricevute da Almir Gegic, ‘lo zingaro’), proprio Mauri, a suo dire coinvolto nella combine delle partite Lazio-Genoa e Lecce-Lazio dello scorso maggio, e vinte entrambe dai biancocelesti col risultato di 4 a 2, il popolo biancoceleste si è scatenato inondando di commenti anche la pagina ufficiale di facebook di Mauri, impegnato a Miami nella riabilitazione dall’infortunio che lo sta tenendo fuori da tutta la stagione. Le indiscrezioni rimbalzate da Cremona sul presunto coinvolgimento della Lazio nell’inchiesta «last bet» hanno scatenato, dunque, il dibattito tra i tifosi biancocelesti. Innocentisti o colpevolisti, indignati o ironici, spaventati o complottisti, pro o contro Lotito, ma su una cosa sono tutti d’accordo: «Ci mettono sempre nel mezzo, giù le mani dalla Lazio e da Mauri», il filo conduttore delle centinaia di post pubblicati su facebook e twitter, molti proprio sulle bacheche ufficiali della Lazio. «Come sempre, ogni volta che la Lazio va bene – il commento di Nico77 -. Ma perchè‚, quando ci sono Inter e Roma di mezzo, viene messo tutto a tacere?». La risposta ce l’ha Francesco: «Perchè‚ la società non ha forza mediatica e potere in città. Solo se il fesso si chiama Mauri e gioca nella Lazio viene preso in considerazione. Come avete visto per gli altri nomi si sono subito affrettati a dire che le dichiarazioni non erano fondate». In molti, invece, reclamano un intervento più deciso da parte della Lazio, nella comunicazione e, vista l’inibizione di Lotito, nella ri-organizzazione societaria. «Serve una conferenza stampa contro la macchina del fango», il commento di Franz, che ribadisce: «La società deve chiamare i tifosi a scendere in piazza». C’è anche, però, una nutrita schiera di dubbiosi, di tifosi che hanno paura delle possibili ripercussioni su una stagione finora quasi perfetta. «Spero che non sia vero – scrive Cristian -, non voglio un’altra penalizzazione». Il particolare più inquietante per i più è la storia della cella che, nel giorno di Lazio-Genoa, ha agganciato vicino a Formello una telefonata degli «zingari» . «Ragà, tira una brutta aria – l’ansia di Gianluca -, vediamo cosa succede». «È la cosa più scocciante – la preoccupazione di Nick80 -. Io proprio tranquillo non sono: via le mele marce». Mentre c’è chi sottolinea come bisognerebbe indagare su chi quelle due partite (con Genoa e Lecce) le ha perse e non vinte: «Comunque per un over – la replica di MitoKlose86 -, bisogna agire sui difensori della squadra perdente!». C’è anche chi già pensa al dopo Cremona: «Se fosse tutto vero – ha scritto Enea73 all’indirizzo dei giocatori – ve conviene sparì!». Non manca anche una considerazione in ottica mercato, come quella di Gianluca75, che chiede a Mauri di querelare tutti e farsi dare 12 milioni di euro da girare a Lotito «così ce compra Podolski». Immancabili i commenti di sfottò, sull’altra sponda del Tevere, dei tifosi romanisti, che hanno immediatamente approfittato delle notizie che arrivano da Cremona per prendere in giro i cugini biancocelesti e lo stesso presidente Lotito. «Siete quelli che avete portato il calcioscommesse a Roma», dicono con ironia i sostenitori giallorossi, che poi rendono merito, goliardicamente, al patron biancoceleste. «Aveva sentito un tintinnio di manette? Onore al merito, aveva visto lungo».

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