Fiuggi, la gabbia che ospiterà ‘Olimpia’. Lotito: “Salernitana non sarà satellite della Lazio”

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    È pronta nel centro sportivo di Fiuggi la gabbia che ospiterà ‘Olimpia’, l’aquila portafortuna della Lazio. La struttura, di circa sedici metri quadrati, è stata posizionata lungo uno degli accessi alla tribuna. I tifosi biancocelesti potranno ammirarla lungo il percorso che costeggia gli spogliatori della piscina olimpionica, vicino all’area commerciale. La postazione di Olimpia è stata decisa ieri sera dopo un sopralluogo con un falconiere giunto da Formello. Il rapace sarà portato al centro sportivo di Fiuggi nel pomeriggio. Nella «cittadella dello sport» di Capo i Prati è tutto pronto per l’arrivo della Lazio, che alle 15 lascerà Formello per raggiungere l’impianto della stazione termale, dove alle 17 è in programma la prima seduta di allenamento del ritiro in Ciociaria.

    La Salerno del calcio riparte da Lotito e Mezzaroma: oggi la posa della prima pietra sulla quale si edificherà il calcio nel capoluogo campano, dopo che la Salernitana è stata estromessa dai campionati professionistici. Nello storico Salone dei Marmi di Palazzo di Città, dove si tenne il primo Consiglio dei Ministri di quella che sarebbe diventata l’Italia Repubblicana, il sindaco Vincenzo De Luca ha presentato stamani alla stampa Marco Mezzaroma e Claudio Lotito che saranno chiamati a rifondare il calcio cittadino. De Luca lo scorso 21 luglio, tra le sette richieste giunte per il bando di interesse indetto dal comune capoluogo, aveva scelto come migliore offerta la società Morgenstern srl, il cui amministratore unico è Gianni Mezzaroma, papà di Marco e suocero del presidente della Lazio. «La nuova squadra si chiamerà Salerno calcio – ha detto De Luca – e avrà i colori sociali come lo stemma della città. La prima maglia sarà giallo-blu e granata con lo stemma sul petto di San Matteo. La seconda maglia invece sarà bianca con una fascia di colore granata. Se poi – ha detto il sindaco – la federazione accoglierà la nostra richiesta di conservare denominazione e colore granata, tutto resterà invariato. Ma questa – ha sottolineato – è soltanto una speranza». A dominare la scena ci ha pensato Lotito che ha parlato delle ambizioni e delle aspirazioni della nuova squadra calcistica, pur tenendo i piedi ben saldi a terra. «Non dimentichiamo che qui faremo la serie D – ha più volte ripetuto il patron della Lazio – la Salerno calcio avrà una sua autonomia e non sarà una società satellite della Lazio. Vogliamo valorizzare i giovani di questo territorio e poi vorremmo creare le strutture idonee per far sì che Salerno ritorni nel calcio che conta». La nuova società, che ancora deve costituirsi, si propone un programma quinquennale per ritornare nel calcio professionistico: «Abbiamo come obiettivo – ha detto Lotito – la valorizzazione di giovani calciatori, per questo dovremo impegnarci a investire economicamente». Con la società ancora in fase di allestimento non si sa al momento quale sarà l’organigramma, anche se il presidente della Lazio ha anticipato il nome del nuovo allenatore: «Sarà Carlo Perrone – ha detto – ritengo, infatti, che abbia il know how necessario per poter condurre la squadra in questa categoria». Marco Mezzaroma, marito del ministro Mara Carfagna, a Salerno è di casa. «Amo questa città – ha detto – e credo che sia una eccellenza del Sud Italia. Vado ad intraprendere – ha detto rivolgendosi a Lotito – un’avventura con una persona che conosco, stimo e reputo conosca molto bene il calcio». Al termine dell’incontro c’è stato per Lotito e Mezzaroma il primo confronto con i tifosi. All’ingresso di Palazzo di Città, si sono radunati oltre 200 supporter che hanno atteso i nuovi vertici societari. A Lotito è stata regalata una sciarpa granata e gli è stato chiesto di acquistare il simbolo della Salernitana, l’ippocampo, di proprietà dell’ultimo presidente Antonio Lombardi.

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