La Lazio brinda in Coppa: 1-0 allo Zurigo

Più informazioni su

    Lazio (4-4-2): Marchetti 6.5, Zauri 5 (33′ st Konko sv), Diakitè 6, Dias 6, Radu 6, Lulic 6 (1′ st Brocchi 7), Ledesma 5.5, Cana 5, Sculli 6, Rocchi 5.5, Klose 5.5 (1′ st Cisse 6.5). (1 Bizarri, 40 Crescenzi, 8 Hernanes, 18 Kozak). All.: Reja 6.5. Zurigo (4-4-2): Leoni 6, P.Koch 6, Beda 5.5, Texeira 5.5, Rodriguez 6, Mehmedi 6 (21′ st Chermiti 5.5), Aegerter 5.5, Zouaghi 6, Djuric 5 (32′ st Schonbachler sv), Chikhaoui 6 (17′ st Magnin 5.5), Alphonse 6. (32 Guatelli, 15 Buff, 4 R.Coch, 21 Barmettler). All.: Fischer 5.5. Arbitro: Koukoulakis (Gre) 6. Reti: nel st 17′ Brocchi. Angoli: 5-3 per la Lazio. Recupero: 1′ e 3′. Ammoniti: Sculli, Diakitè, P.Coch, Chermiti e Cana per gioco falloso. Spettatori: 15.000. ** IL GOL – 17′ st: il tacco di Cisse è un invito perfetto per Brocchi che si aggiusta la palla e tira. La leggera deviazione di un difensore arcua la traiettoria che diventa imprendibile per Leoni.

    Al quarto assalto la Lazio brinda in Coppa. Dopo due pareggi e una sconfitta, contro lo Zurigo arriva la tanto sospirata vittoria in Europa League. Sudata (1-0 firmato da Brocchi nella ripresa) e importantissima. Perchè il Vaslui batte con lo stesso risultato lo Sporting (praticamente già qualificato con 9 punti) ed il girone D si riequilibra. Ora Vaslui e Lazio sono entrambe a 5 punti e i biancocelesti non dovranno fallire la trasferta in Romania. Lo Zurigo resta a due, tagliato fuori dai giochi. L’avvio lascia intravedere un primo tempo divertente, ma la promessa non sarà mantenuta. Due fiammate, una per parte, e poi poco altro. Dopo meno di due minuti Marchetti è già impegnato severamente da Chikhaoui, servito da Alphonse. La Lazio risponde con un gran destro dal limite di Cana, Leoni blocca in due tempi. È una delle sue poche giocate degne di nota. Schierato a centrocampo per far riposare Hernanes e Brocchi, l’albanese è irrimediabilmente lento. Un impaccio nelle movenze che lo porta spesso a commettere fallo senza una reale volontà di essere cattivo. E questa lentezza è ulteriormente aggravata dalla coabitazione con Ledesma, nemmeno lui un fulmine di guerra. Altra nota dolente è Zauri che, schierato sulla destra del settore difensivo, spesso è messo in difficoltà dal tunisino Chikhaoui. Così lo Zurigo lentamente conquista metri e, pur senza tornare ad impensierire seriamente Marchetti (impegnato solo in un paio di uscite su palle alte, sempre con grande sicurezza), tiene l’iniziativa per lunghi tratti, impedendo alla Lazio di rendersi pericolosa. Per vedere di nuovo Leoni impegnato bisogna aspettare il 34′, quando Lulic gli scalda i guanti con un bel tiro dalla distanza, deviato in angolo. Il tempo si chiude con una sgroppata di Klose (per altro in ombra) sulla fascia sinistra. Il tedesco semina un paio di avversari, prima che Rodriguez lo contenga in angolo. Così non va e Reja rimescola le carte. Al rientro in campo fuori Klose e Lulic, inserisce Cisse e Brocchi. È la mossa vincente. La Lazio passa al 4-3-3 in fase d’attacco. Al 6′, però, uno svarione di Zauri – scavalcato dal pallone – lascia Alphonse solo davanti a Marchetti. Uscita a valanga e pericolo sventato. Cisse è scatenato e già all’11 tenta un diagonale, a lato di un metro. La Lazio ormai comanda il gioco e Ledesma si mangia un gol, fallendo un rigore con palla in movimento. Fischer richiama Chikhaoui per inserire Magnin, ma nel cambio la difesa elvetica si perde. Ne approfitta Cisse, il cui colpo di tacco serve Brocchi lasciato solo. Tiro leggermente deviato, quanto basta per diventare imprendibile per Leoni. Cisse è una spina nel fianco destro della difesa svizzera e lo Zurigo riesce solo raramente ad oltrepassare il centrocampo, compresso dalle sgroppate del francese. Sulle ali dell’entusiasmo ora anche Cana corre, ma si fa ammonire per un fallaccio. Cisse scoppia dalla voglia di gol, ma – servito da Zauri – sul finire allarga troppo il piatto ed il tiro esce da posizione favorevolissima. Non fa nulla, la Lazio vince e rialza la testa in Europa.

    Più informazioni su