La Lazio passeggia e passa il turno

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    Rabotnicki-Lazio 1-3 (1-1) nella gara di ritorno del playoff di Europa League. Rabotnicki (4-4-2): Dimitrievski (44′ st Siskovski); Bogdanovic, Lazarevski, Kumbev, Manevski (18′ st Trajkovski) ; Vujcic, Micevski, Muarem (15′ st Nastevski), Velkoski; Todorovski, Petrovski. (Najdoski, Gligorov, Avramovski, Skenderovic). All.: Petreski Lazio (4-4-2): Bizzarri; Scaloni, Diakitè, Dias (36′ pt Biava), Zauri; Lulic, Cana, Matuzalem, Mauri (12′ st Hernanes); Rocchi, Kozak (25′ st Ledesma). (Marchetti, Crescenzi, Zampa, Ceccarelli). All.: Reja. Arbitro: Masiah (Isr) Reti: nel pt Rocchi al 23′, Lazarevski al 39′. Nel st Hernanes al 28′, Rocchi al 31′. Ammoniti: Diakitè, Micevski e Kozak per gioco falloso. Recupero: 3′-2′.

    Un 9-1 tra andata e ritorno che la dice lunga sul valore dei macedoni del Rabotnicki, ma che intanto regala alla Lazio la qualificazione alla fase a gironi dell’Europa League e un pizzico di serenità dopo i giorni di tempesta per il caso Zarate. Con un 3 a 1 firmato Rocchi, che con la sua doppietta si porta a 99 gol in maglia biancoceleste, e Hernanes, la Lazio in Macedonia vince anche la seconda partita ufficiale della stagione. Con il discorso qualificazione già chiuso nel primo dei due round, con il 6-0 dell’Olimpico, Reja ha sfruttato questi novanta minuti come un ulteriore test per dare spazio e mettere alla prova i giocatori che, almeno per il momento, vengono considerati come seconde scelte dal tecnico goriziano. L’allenatore friulano ha ottenuto risposte positive, come la conferma di affidabilità di Rocchi, ma anche negative come l’approccio alla partita troppo morbido e le numerose incertezze difensive. Degli osservati speciali Lulic e Cana, è stato sicuramente il centrocampista albanese quello che ha convinto di più, visto che dopo alcuni minuti di disorientamento è riuscito a trovare la posizione dando il suo contributo sia nella fase di costruzione che in quella di interdizione. Nella seconda frazione poi, Reja lo ha anche provato per la prima volta nella posizione di mezzala in un centrocampo a tre con Ledesma e Matuzalem, e anche in questo caso la risposta dell’ex Galatasaray è stata più che positiva. Meno bene Lulic, impalpabile nel primo tempo, schierato largo a destra, più propositivo nella seconda parte quando da esterno sinistro è riuscito a rendersi pericoloso servendo anche a Rocchi la palla che ha chiuso definitivamente il match. Da domani ripartirà il lavoro della società che vuole sfoltire la rosa negli ultimi sei giorni di mercato. Oltre a Zarate, la cui cessione resta comunque non facile (Arsenal e Inter le maggiori candidate), si cercherà di piazzare sia Foggia che Floccari.

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