Lazio ko a Catania: decide Legrottaglie

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    Catania (4-3-3): Carrizo 6, Bellusci 6, Legrottaglie 7.5, Spolli 6.5, Marchese 6, Izco 6, Lodi 6, Almiron 5 (30′ st Ricchiuti sv), Barrientos 5.5 (22′ st Llama 6.5), Bergessio 6.5, Gomez 6.5 (46′ st Lanzafame sv). (1 Kosicky, 33 Capuano, 8 Seymour, 22 Ebagua). All. Montella 6.5. Lazio (4-2-3-1): Marchetti 6, Scaloni 5.5, Biava 5, Dias 5, Radu 6, Ledesma 6.5, Brocchi 6, Mauri 6, Hernanes 5.5 (35′ st Rocchi sv), Candreva 6 (40′ st Kozak sv), Klose 5. (1 Bizzarri, 29 Konko, 21 Diakite, 41 Zampa, 30 Alfaro). All. Reja 5. Arbitro: Romeo di Verona 5.5. Rete: nel st 35′ Legrottaglie. Angoli: 4-0 per il Catania. RecuperI: 2′ e 5′. Espulso: per proteste il tecnico della Lazio, Reja (49′ st). Ammoniti: Spolli, Klose e Dias per gioco scorretto, Gomez e Mauri per simulazione. Spettatori: paganti 8.200, abbonati 9.206, incasso 89.350 euro

    Mille risorse, un sogno. Sempre più delineato. Il Catania si sbarazza della Lazio e continua la sua corsa verso l’alto assecondando le speranze non più inconfessate dei suoi tifosi, che vedono schiudersi orizzonti europei. Superato il tetto dei 40 punti, quello che indica la salvezza virtuale, i rossazzurri si arrampicano sino al sesto posto della classifica, ex aequo con Inter e Roma (in campo domani contro il Genoa), inanellando il sesto risultato utile consecutivo e conservando un passo da big a pieno titolo (una sola sconfitta nelle ultime nove giornate, 18 punti incamerati nel girone di ritorno). Nel giorno in cui alcuni degli uomini chiave non esibiscono la brillantezza abituale (l’acciaccato Almiron e Barrientos), la formazione di Montella dimostra di avere sempre una soluzione vincente a portata di mano. Stavolta l’uomo del match è Nicola Legrottaglie, che dopo un salvataggio provvidenziale su Klose e un’attenta prova in marcatura sullo stesso tedesco fa saltare il banco con il tocco al volo su corner di Lodi che decide la gara e vale il suo quarto gol stagionale (primato personale per il difensore). Una mazzata per la Lazio, che incassa la seconda sconfitta di fila dopo il successo nel derby con la Roma e rischia seriamente il sorpasso da parte di Udinese o Napoli, avversarie dirette nel posticipo di stasera. I biancocelesti cercano di controllare la partita attivando a turno i trequartisti nel tentativo di sorprendere la difesa avversaria, ma in attacco non incidono: Klose è fuori fase, Hernanes non illumina e gli zero angoli all’attivo sono il risultato di una pressione di scarsa intensità. Gli etnei partono meglio costruendo nei primi 45′ almeno tre chiare occasioni da gol, ma peccando di precisione. Prima è Gomez a mancare la rete di testa da pochi passi su cross di Lodi, poi tocca ad Almiron, solo davanti a Marchetti, vanificare un passaggio filtrante di Barrientos allargandosi troppo e non trovando il modo di concludere a porta ormai sguarnita. Neppure un perentorio stacco aereo di Bergessio ha migliore fortuna (palla fuori d’un soffio). La risposta della Lazio è concentrata in una fiammata tra il 25′ e il 27′: un sinistro alto di Hernanes dopo un’accelerazione di Candreva sulla sinistra e un taglio di Mauri su lancio di Ledesma concluso da un tiro fuori bersaglio mettono qualche brivido a Carrizo senza alterare l’equilibrio. Il Catania scende di tono nella ripresa permettendo alla formazione di Reja di guadagnare qualche metro. Klose, però, non è in giornata e non sfrutta due buone palle in area facendosi murare da Legrottaglie nella prima circostanza e calciando alto nella seconda. L’incontro sembra avviato verso lo zero a zero, ma a dieci minuti dalla fine è Legrottaglie a decidere i giochi: il difensore irrompe su un angolo battuto da Lodi anticipando Biava e battendo Marchetti. La Lazio si butta in attacco negli ultimi minuti e sfiora il pari con un’inzuccata alta di Kozak e soprattutto un appoggio indietro di testa di Lodi che per un soffio non diventa il più clamoroso degli autogol infrangendosi sul palo.

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