Lazio-Napoli 1-2 il palo nega il pari ai romani

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    Lazio-Napoli 1-2 il palo nega il pari ai romani –

    La Lazio ha esordito con un gol di Immobile che ha messo una paura nera al Napoli di Ancelotti, l’unico per la verità a non scomporsi. Poi i romani – si fa per dire, l’unico romano è Cataldi, entrato nel secondo tempo per sostituire Parolo – hanno forse creduto che la partita fosse finita col gran gol di Ciro.

    Il guaio è che i napoletani – sempre si fa per dire, l’unico napoletano, anzi l’unico italiano messo in campo dagli ospiti all’Olimpico è Insigne, sostituito verso la fine da Mertens – non si sono detti d’accordo e hanno cominciato a attaccare alla solita maniera, trovando in Milik e in Insigne i risolutori.

    Ma la conclusione della partita poteva essere un’altra, se non si fosse messo di mezzo il palo napoletano che ha negato a Acerbi il gol del pareggio. E pensare che ai pali, spesso protagonisti del calcio, non dànno alcun compenso.

    Ma guardiamo i gol. Il primo, quello di Immobile, è un capolavoro di velocità, di opportunismo, insomma uno dei tanti capolavori di Ciro, che però stavolta è stato favorito dalla confusione dei tre difensori avversari, tutti addormentati, pure il grande Koulibaly.

    E arrivano i gol napoletani. Al 41’ da corner, Strakosha respinge il destro di Albiol, Milik insacca a gioco fermo. Un bel gol, invalidato però dall’intervento di Koulibaly che saltando ha messo ko Radu, colpito alla testa e  rimasto a terra davanti a Strakosha, il quale sorpreso e preoccupato per il compagno ha addirittura smesso per qualche secondo di masticare la gomma americana.

    Milik, però, non ha accettato il verdetto dell’arbitro Banti e ci ha riprovato un minuto dopo la ripresa del gioco, con Radu uscito in barella e rientrato con un vistoso turbante bianco. Classica giocata Insigne-Callejon, lo spagnolo centra al volo, Milik sotto porta non perdona.

    Sull’1 a 1 il secondo tempo è uguale al primo. L’iniziativa è quasi sempre del Napoli, i padroni di casa non li infastidiscono troppo. Problemi muscolari per Luiz Felipe che va in panchina con un vistoso impacco di ghiaccio su una gamba. Inzaghi inserisce Bastos, un difensore che ha più volte risolto le partite quando si è trasferito in attacco. Ci ha provato anche oggi, ma senza successo.

    Al 59’ il gol decisivo, e la partita si può dire già finita. Rete di Insigne. Traversone di Hysaj prolungato da Allan, Insigne di destro la piazza sul palo lontano. Insigne ci aveva provato anche prima, è la sua specialità, ma invece di infilarlo nel secondo palo, lo aveva spedito dai fotografi. Poi ha aggiustato la mira, e al secondo tentativo non ha perdonato Strakosha.

    La Lazio però non s’arrende, non s’arrende mai, è la lezione di Inzaghi che tutti i biancazzurri hanno fatta loro. E al 90’, su corner di Luis Alberto, Acerbi svetta in area, ma il suo colpo di testa s’infrange sul legno.

    Va bene, ha vinto il Napoli, ma la Lazio ha mostrato di esserci, di saper combattere anche contro i mostri di Ancelotti. Il campionato è cominciato oggi, e un Napoli non lo si incontra tutti i giorni.

    Bruno Cossàr

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