Lazio sconfitta a San Siro, Inter settima vittoria di fila con l’arbitro sotto accusa

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    Julio Cesar 6, Maicon 6, Lucio 6, Samuel 6.5, Chivu 5.5 (1′ st Obi 6), Nagatomo 6, Zanetti 6, Cambiasso 6, Alvarez 5.5 (1’s Sneijder 6.5), Milito 7 (25′ st Faraoni 6), Pazzini 6.5 (12 Castellazzi, 23 Ranocchia, 18 Poli, 28 Zarate). All.: Ranieri 7. Lazio (4-3-1-2): Marchetti 5.5, Zauri 5.5 (28′ st Cisse 5.5), Biava 6, Dias 5.5, Radu 6, Gonzalez 6 (21′ st Konko 5.5), Ledesma 6.5, Lulic 5.5, Hernanes 6 (1′ st Matuzalem 6), Klose 6, Rocchi 6.5 (1 Bizzarri, 5 Scaloni, 21 Diakite, 81 Del Nero). All. Reja 5.5 Arbitro: Rizzoli di Bologna 5 Reti: nel pt 29′ Rocchi, 44′ Milito; nel st 18′ Pazzini Angoli: 5-5 Recupero: 1′ e 3′ Ammoniti: Dias per gioco falloso. Spettatori: 57.893 per un incasso di 1.943.660

    L’Inter non si ferma più. Soffre, va in svantaggio ma ha la forza per rimontare la Lazio e confezionare la 7/a vittoria di fila, un filotto che non riusciva dal dicembre 2008, quando in panchina c’era Mourinho. Questi tre punti valgono il sorpasso al quarto posto sulla squadra di Reja che, nonostante il gol di Rocchi e 45′ di alto livello, deve arrendersi al quarto centro di fila di Milito, recriminando per un sospetto off-side nella rete decisiva di Pazzini («era fuorigioco tutta la vita», ha commentato Reja nel dopo-partita), un pallonetto simile a quello di Ronaldo in un derby del 1998. In quell’anno è arrivata anche l’ultima vittoria a San Siro della Lazio, che per un tempo è riuscita a mettere paura all’Inter. Un Rocchi in grande forma che dimostra di meritare la maglia di titolare a scapito di Cissè, alla sesta panchina nelle ultime otto di campionato. Un palo e un gol dal quoziente di difficoltà altissimo sono il bottino di Rocchi, che però non basta alla Lazio, che nella ripresa finisce per perdersi. Non sarà l’Inter del ‘tripletè, ma Milito ha confermato di aver ritrovato quella verve e quella precisione smarrite per mesi: dopo aver punito Lecce, Parma e Milan, all’argentino basta un pallone, dopo il ‘dai e vaì con Alvarez, per segnare a Marchetti. Come Milito, sembra si sia sbloccato anche Pazzini, autore del gol decisivo che ancora una volta dà ragione alle scelte di Ranieri. L’assenza dello squalificato Thiago Motta si sente eccome nel centrocampo nerazzurro, e con Sneijder che parte dalla panchina la manovra nerazzurra è lenta e poco creativa. Tocca molti palloni Alvarez, ma produce più confusione che altro fino all’assist per Milito. La Lazio invece gioca con un’energia che di rado si vede in serie A. Ne mette anche troppa Dias, che dopo nemmeno 2′ è già ammonito, ma la squadra di Reja pressa sin dai primi passaggi e tiene il ritmo sempre alto, con Klose che si sacrifica parecchio in copertura e gli esterni molto attivi. Gonzalez crea non pochi problemi a Chivu, rispolverato sulla fascia sinistra, mentre Ledesma e Hernanes sono un tabù per la difesa nerazzurra. A dettare il ritmo sono gli ospiti, e al 14′ la prima occasione è di Rocchi, che colpisce il palo solo davanti a Julio Cesar. Alla mezz’ora, da un’altra verticalizzazione nasce il vantaggio di Rocchi: questa volta lo serve Ledesma ed è bravissimo ad anticipare Lucio e inventare un tiro sul secondo palo. L’Inter non reagisce alzando il ritmo, ma al 44′ trova il pareggio con il solito Milito, dopo una triangolazione con Alvarez in mezzo a tre difensori laziali praticamente immobili. Nella ripresa Reja e Ranieri fanno scelte tattiche inverse: entra Matuzalem per Hernanes nella Lazio che passa al 4-4-2, mentre nell’Inter escono Alvarez e Chivu per Obi e Sneijder, che si sistema al vertice alto del centrocampo a rombo. L’olandese dà la scossa alla squadra, con cambi di gioco e cross che spesso sorprendono la Lazio. E dopo 18’ arriva il gol di Pazzini, che approfitta di un rilancio di testa di Lucio, scatta in posizione sospetta e scavalca Marchetti. Klose si divora il pareggio e la Lazio va in confusione, anche quando Reja ordina la sostituzione per Zauri e per un errore di comunicazione esce un positivo Gonzalez per Konko. Ranieri decide di proteggersi di nuovo con Faraoni a centrocampo. Reja invece inserisce Cissè che ha un’occasione per pareggiare ma è impacciato davanti alla porta. Rimane il tempo per qualche scintilla fra Dias e Lucio, ed un ‘manì in area del difensore nerazzurro, in lotta con Klose, che farà discutere, ma alla fine l’Inter festeggia un altro sorpasso.

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