Reja: “Chi scenderà in campo darà il 110%. Non giochiamo per il pari”

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    Edy Reja ci ha preso gusto. Il successo dell’andata conquistato grazie a una rete di Klose gli ha permesso di interrompere la sua serie negativa nella Stracittadina e ora l’obiettivo è bissarlo. «Tanti derby mi sono andati male. Ma la vittoria dell’andata negli ultimi secondi è stato uno dei più bei momenti della mia carriera. L’augurio è che ci siano le stesse soddisfazioni». Un successo gli permetterebbe di scrivere un’altra pagina importante della storia della Lazio, che non vince in casa della Roma da 14 anni, quando in panchina c’era lo svedese Eriksson. E proprio a una giornalista svedese, che gli chiedeva perchè solo a Roma un derby diventi uno ‘psicodrammà, Reja ha risposto: «Questo è il calcio italiano, che vive di passione esagerata, Roma poi è un ambiente molto particolare. Quello romano è uno dei derby più importanti del panorama calcistico internazionale e chi vince vive tranquillo per sei mesi». Un appuntamento che scuote anche un romano d’adozione come lui. «Lo sento fin da inizio settimana – ha rivelato il goriziano -. La sera mi addormento tardissimo e mi sveglio all’alba. So cosa vuol dire per i tifosi e la città». Un’atmosfera che Reja, con il contratto in scadenza a giugno, potrebbe vivere per l’ultima volta. «Mi auguro non sia il mio ultimo derby per la crescita e per i risultati ottenuti da questa squadra. A giugno si vedrà», dice. Per il momento l’attenzione è per domani. C’è in ballo il terzo posto, anche se i 7 punti di vantaggio conteranno poco: «Noi siamo i favoriti perchè ora siamo lì in classifica – spiega – ma questi tre punti potrebbero essere fondamentali. Per loro è importante per entrare nel discorso Champions. Per noi per continuare a lottare per il terzo posto e allontanare una delle contendenti, ma non giochiamo per il pari». Nonostante le assenze – otto gli indisponibili con i forfait di Konko e Radu – la Lazio quindi non giocherà sulla difensiva. «Il derby cancella tutto – spiega -. Chi scenderà in campo darà il 110%. La nostra intensità dovrà subito essere alta e dovremo sfruttare soprattutto le ripartenze». Reja poi rende onore al collega asturiano. «Apprezzo la mentalità di Luis Enrique. I giallorossi hanno una filosofia di gioco diversa rispetto a parecchie squadre di Serie A. Tutti i giocatori partecipano e producono un calcio frizzante e gradevole. Una squadra giovane con due giocatori come Totti e De Rossi puòsolo crescere. Auguriamoci che non lo faccia domani». Sembrano scomparsi anche i soliti veleni che accompagnano l’appuntamento più atteso dai tifosi. «La mia speranza – dice- è che si stia maturando. Non ci sono stati sfottò o frasi che hanno disturbato. Forse anche per quello che è successo nell’ultima settimana che è stata difficile sia per noi che per la Roma. Spero che vada tutto liscio anche sugli spalti». È il suo auspicio. Oltre, ovviamente, che la Lazio vinca.

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