Reja: “Criticano soltanto, mi sono stancato”

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    «Qui non fanno che criticare in continuazione. Mi sono stancato, il presidente lo sa. Se viene meno la fiducia della tifoseria non si lavora bene». Edy Reja come lo scorso anno torna nel mirino della Curva Nord (al termine della sconfitta con il Genoa si è alzato un coro ‘Reja vattene’). «È difficile lavorare in un clima come questo – continua l’allenatore della Lazio ai microfoni della trasmissione di Raidue ‘Stadio Sprint’ – Io cerco di andare avanti lo stesso, ma mi sembra che con ci sia una grande sintonia».

    Ci si aspettava una vittoria e invece dopo due pareggi consecutivi (in campionato e in Europa League), la Lazio incappa, con il Genoa all’Olimpico, nella prima sconfitta stagionale (2-1 il risultato finale) uscendo dal campo tra i fischi del pubblico e i cori della Curva Nord che invitano il tecnico Edy Reja a lasciare la squadra. «Nel primo tempo il pubblico applaudiva la nostra prestazione – ha precisato Reja, al termine dell’incontro -. Non ho un ottimo feeling con tifoseria ed è difficile lavorare. Il primo tempo è stato ottimo, ma non siamo riusciti a concretizzare. Nel secondo tempo abbiamo pagato un pò di fatica. Ci sono stati anche oggi errori e certo è colpa del tecnico, ma sono stati per lo più errori individuali». L’allenatore biancoceleste, però, non pensa sia un problema di modulo («nel primo tempo non abbiamo avuto difficoltà e per le caratteristiche dei giocatori questo modulo va bene») quanto di migliorare soprattutto in difesa: «Abbiamo bisogno di migliorare sotto l’aspetto difensivo – ha precisato il tecnico -, ma per errori nostri. Il Genoa non c’ha messo in particolare difficoltà. Nel campionato italiano se commetti errore ti castigano». Per Reja, i cali cronici avvenuti nei secondi tempi delle ultime tre partite, non sono tuttavia dovuti a problemi di preparazione atletica. «Non credo sia un problema di condizione atletica – ha ammesso – . Chi non ha giocato giovedì ha retto bene i 90 minuti. Con meno errori avremmo vinto sia oggi che con il Vaslui. Non abbiamo ancora la carburazione giusta e l’intensità dovuta». Rammaricato il centrocampista biancoceleste Giuseppe Sculli, ex di turno e autore dell’unico gol laziale: «È stata una partita stranissima. I fischi? È normale lo scoramento quando si perde. Sconfitta ci deve servire di lezione. La partita doveva essere chiusa e gestita meglio. Mercoledì chi scenderà in campo a Cesena farà bene». Nelle Marche, Reja dovrà fare a meno anche di Biava, scontratosi nel corso della gara con il compagno Ledesma, e costretto a sottoporsi a un intervento odontoiatrico. In casa Genoa, soddisfatto, invece, Alberto Malesani. «Oggi abbiamo fatto una bella gara, meglio di domenica. Siamo contenti. Primo tempo abbiamo concesso ma abbiamo anche noi sfiorato il gol. Jorquera ci ha dato più equilibrio e da lì in poi abbiamo vinto meritatamente. Non ci dobbiamo però esaltare. Palacio? Lo volevano Inter e Roma. È un campione, devo ringraziare presidente perchè è rimasto. Dedico questa vittoria al presidente che non è stato trattato bene. Lui fa squadre buone e bilanci sani. Se seguiamo le direttive dell’Uefa, il Genoa è una delle migliori in Europa»

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