Nubifragio, chi l’ha visto?

A Roma il nubifragio non s’è visto. Sì, un bello sgrullone l’ha fatto, di acqua ne è caduta in abbondanza, ma eventi estremi non se ne sono visti. Meglio così. Franco Gabrielli ha replicato alle critiche osservando che “è facile fare i professori il giorno dopo”. Ha ragione. Se fosse arrivata la fine del mondo (beh, è un modo di dire, da non prendere troppo sul serio) e lui non avesse lanciato l’allarme, sarebbe stato come minimo linciato. La fine del mondo non è arrivata, il nubifragio si è rivelato essere uno dei consueti acquazzoni di fine estate, e che dobbiamo fare, lagnarcene? No, no. Dobbiamo esserne contenti e ringraziare la Protezione civile, che tra gli altri suoi compiti ha quello di prevenire i disastri, obbedendo al vecchio adagio secondo cui la prudenza non è mai troppa.