Chiamatemi Francesco di Daniele Luchetti dal 3 dicembre al cinema

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    locandina_chiamatemi_francescoRaccontare la vita di Jorge Mario Bergoglio, prima di essere chiamato alla guida della Chiesa Cattolica. Daniele Luchetti, pluripremiato regista, attore e sceneggiatore, affronta e vince questa difficile sfida nel suo ultimo film “Chiamatemi Francesco”, in uscita nelle sale italiane il 3 dicembre.

    Non è facile raccontare la storia personale di Bergoglio, senza citare gli anni durissimi della dittatura militare di Videla, sicuramente il più crudele dittatore della storia di Buenos Aires, responsabile della scomparsa di 30 mila “desaparecidos”.

    Durante questo periodo, nel quale le libertà civili e sociali della popolazione vennero violate attraverso la privazione della libertà senza procedimenti giudiziari, la detenzione in luoghi segreti, la tortura, gli omicidi e le sparizioni, Bergoglio viene nominato Padre Provinciale dei Gesuiti per l’Argentina e farà di tutto, impegnandosi in prima persona, per difendere i perseguitati dal regime. Sarà inoltre toccato in prima persona quando i suoi affetti più cari “scompariranno” a seguito della terribile azione repressiva del governo.

    A seguito di tutto ciò, rafforzerà ancor di più il suo impegno nella difesa degli ultimi e degli emarginati, e dopo essere nominato Arcivescovo di Buenos Aires, proseguirà nella sua azione di sostegno agli abitanti delle periferie.

    Interprete del giovane Bergoglio negli anni 1961-2005 è l’intenso Rodrigo De La Serna. “Per un attore argentino è stato difficile interpretare un personaggio così speciale e così importante, anche considerando l’itinerario che ha dovuto affrontare in un momento così tragico nella storia dell’Argentina e di tutta l’America Latina”, ha dichiarato in conferenza stampa l’attore.

    2015-11-26 12.42.53Tra gli altri interpreti, Sergio Hernandez nella parte di Bergoglio negli anni 2005-2013, e Mercedes Moran nel ruolo di Esther Ballestrino, una delle fondatrici delle “Madres de Plaza de Mayo”, figura molto importante per il futuro Papa.

    Per il regista Daniele Luchetti la difficoltà maggiore è stata quella di realizzare un film su un Papa vivente: “Fare un film senza interlocutore non è stato facile. Soprattutto, non volevo fare un santino. Rispetto alla storia dell’Argentina, ho cercato di mettermi nella parte di un argentino, non volevo banalizzare una tragedia. Sono stato a Buenos Aires, con persone che hanno conosciuto Bergoglio, e l’idea che mi sono fatto è che sia un uomo che ha passato molti inferni nella sua vita, e alla fine ha toccato il punto più alto.”

    Il film, che sarà presentato in un’anteprima speciale il 1° dicembre nella Sala Nervi in Vaticano, ha avuto un budget di 15 milioni di dollari e sarà venduto in 40 paesi nel mondo. Uscirà in 700 copie, prodotto dalla Taoduefilm di Pietro Valsecchi e sarà distribuito da Medusa, in collaborazione con Mediaset Premium.

    Sylvia Fortini

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