Jurassic World – Il dominio : la recensione!

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Jurassic World

La trilogia di Jurassic World giunge alla sua conclusione, chiamando a raccolta anche tutti i protagonisti della trilogia originale nel tentativo di regalare una chiusura globale alla storia iniziata nel lontano 1993!

I dinosauri vivono tra noi! Così si era concluso il secondo capitolo della saga di Jurassic World, il regno distrutto, con l’accettazione da parte del mondo delle conseguenze delle sue scelte; perché come piace dire al professor Ian Malcolm: “life finds a way”.

Ripartiamo dunque da qui e dai problemi che l’adattarsi ad una simile situazione può portare all’umanità. Il mondo è in difficoltà ed una società di ricerca scientifica prova ad offrire una soluzione, cercando di costruire un’oasi per i dinosauri con il duplice obiettivo di salvaguardare loro e noi e ricavare dallo studio delle creature giurassiche nuovi orizzonti per la medicina mondiale.

Tutto molto bello ma sotto alla superficie c’è molto di più e i nostri protagonisti cominceranno a scoprirlo parallelamente seguendo due filoni narrativi. Quello che vede protagonisti gli eroi del passato e quello che vede protagonisti gli eroi del presente.
Una riuscita trovata di sceneggiatura per gestire una grande mole di personaggi importanti nelle due ore e mezza di durata totale del film. Soluzione che funziona in gran parte, regalandoci una prima parte di film un po’ più lenta e di costruzione; che salta da una parte all’altra aggiungendo un tassello alla volta informazioni e piccoli passi avanti per lo spettatore. Dalla metà in poi parte la vera e propria azione e il ritmo si fa molto più incalzante, facendo scivolare il film fino alla sua conclusione in maniera piacevole e per nulla pesante, nonostante l’importante durata del film.

Tantissimi i richiami nostalgici alla trilogia originale, nelle situazioni, nelle scelte di regia, nella sceneggiatura ma tutte le volte queste sono fatte in maniera intelligente, senza mai risultare stucchevoli.
Risultato non scontato, per cui c’è molto fan service ma di quello ben fatto che strizza l’occhio allo spettatore più grande ma si inserisce coerentemente per il nuovo spettatore.

Il cast funziona, l’alchimia tra i protagonisti sia vecchi che nuovi non ci sorprende più di tanto ma vederli interagire tra di loro diverte. Dobbiamo sempre ricordarci che stiamo parlando di un blockbusterone americano su dei dinosauri, nessuno si aspetti recitazioni da Oscar ma solo quello che un film come questo richiede.

La regia invece spicca addirittura per alcune scelte ed inquadrature veramente ben fatte, su tutte la scena da cui è preso il frame ad inizio articolo che riesce a trasmettere perfettamente le emozioni della protagonista a noi spettatori aggiungendo quel pizzico di conoscenza in più che paradossalmente ci aumenta la tensione nei confronti del destino del nostro eroe.

La colonna sonora paga il confronto con il passato, i momenti in cui i temi di Williams si alzano lentamente e inondano la scena purtroppo sovrastano i temi originali del pur bravissimo Giacchino che fa quel che può di fronte ad un maestro sacro inarrivabile.

Avevo letto molti commenti negativi relativamente a questo film ma devo dire che sia il piccolo fan che è cresciuto a pane e Jurassic Park, sia il più grande appassionato di cinema sono rimasti soddisfatti da queste due ore e mezza. Forse perché partito con aspettative medie non sono rimasto deluso da questo ultimo capitolo di Jurassic World che anzi rivedrei volentieri in una domenica libera in cui voglio spegnere il cervello il giusto e fomentarmi con un po’ di sani dinosauri.

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