Il Messaggero Cronaca di Roma Regione, legge sui saldi liberi ma nei negozi sono già iniziati

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    In diversi negozi del centro, se fai capire che sei interessato al paio di scarpe di marca o alla polo firmata, a volte basta uno sguardo d’intesa per ottenere lo sconto che in teoria dovrebbe partire solo dal 6 luglio, data ufficiale d’inizio dei saldi. Altri negozi da settimane sono mobilitati per attirare i clienti abituali e con un sms avvertono che, in fondo, il 6 luglio non è così lontano e di fatto i saldi sono già partiti. E poi mail, newsletter, social network, o semplicemente cartelli che annunciano vendite promozionali anche se 30 giorni prima dell’inizio ufficiale dei saldi sarebbero proibite. Se già in passato, quando la crisi dei consumi non era così dolorosa come quest’anno, i saldi anticipati erano una pratica costante, oggi sembrano essere l’ultima ancora di salvezza. Ma fanno notare alcuni commercianti: anticipare gli sconti è una finta soluzione, perché comunque alla fine della stagione il conto degli incassi resterà drammaticamente in rosso.
    In Regione, alla commissione attività produttive, c’è già un progetto di legge per liberalizzare i saldi: visto che ormai nessuno rispetta più la data prevista per l’inizio (il primo sabato di luglio e il 5 gennaio) tanto vale allora prendere atto della situazione e lasciare liberi i commercianti di decidere. E’ un progetto di legge presentato dal presidente della Commissione, Francesco Saponaro (Lista Polverini), già assessore del Commercio ai tempi della giunta Storace e ancor prima dirigente della Confcommercio. In totale sono 38 i consiglieri che hanno firmato quel progetto di legge («c’è un vasto consenso – racconta Saponaro – hanno aderito esponenti di Pdl, Udc, Lista Polverini, La Destra, Fli, Api, Per, Idv e Udc»), ma l’altro giorno è arrivata una brusca frenata al progetto da parte del Pd, che ha parlato di un «tentativo di colpo di mano». … … di MAURO EVANGELISTI

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