Picchiano connazionale e costringono la moglie a rubare e a prostituirsi

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    È stata sorpresa in un negozio dal personale addetto alla vigilanza dopo che aveva nascosto all’interno di una borsa un paio di stivali da donna. Quando gli agenti del Reparto Volanti della Questura di Roma sono arrivati sul posto in seguito alla segnalazione di furto, la donna, una romena di 40 anni, è scoppiata in lacrime. La donna con qualche difficoltà, dopo essere stata tranquillizzata dai poliziotti, ha deciso di raccontare loro il suo «terribile incubo». Giunta in Italia alcuni mesi fa per poter effettuare delle cure mediche, e non avendo trovato nessuno disposto ad ospitarla si è rifugiata in una dimora di fortuna. Infastiditi dalla sua presenza, una coppia di suoi connazionali «vicini di casa», le hanno intimato di allontanarsi minacciando di picchiarla e di dare fuoco alla sua baracca. A nulla è valso l’intervento del marito, che, giunto nel frattempo in Italia per aiutarla, è stato picchiato e ferito con il convivente dell’altra donna. B.F. e sua moglie A.E., entrambi rumeni di 36 anni, hanno quindi sottoposto a violenze fisiche la donna, prima per costringerla a rubare all’interno dei negozi del quartiere Marconi e poi per avviarla alla prostituzione. Dopo averla istruita sulle «pratiche» della prostituzione, le consegnavano regolarmente degli anticoncezionali e la accompagnavano sul «posto di lavoro» obbligandola ad avere almeno cinque rapporti sessuali. I proventi della sua attività di furto e di prostituzione (ciascuna prestazione doveva avere un prezzo compreso tra i 20 e 30 euro) venivano totalmente prelevati dalla coppia di aguzzini. I poliziotti del Commissariato San Paolo, diretto dal Paolo Volta e quelli del Reparto Volanti, dopo aver raccolto dalla vittima la descrizione dettagliata della coppia di sfruttatori, sono andati sul posto indicato dove si trovava la loro baracca. Li hanno trovati all’interno di quel rifugio ed hanno recuperato anche i due cellulari che avevano sottratto alla vittima e a suo marito per impedirgli di chiedere aiuto. Accompagnati in Commissariato sono stati sottoposti entrambi al provvedimento di fermo di indiziato di delitto per rispondere del reato di sfruttamento della prostituzione. La vittima, al termine degli accertamenti, è stata denunciata per il reato di furto.

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