Sanremo 2018. Il trionfo di Claudio Baglioni

Più informazioni su

    Cala il sipario sulla sessantottesima edizione del Festival di Sanremo. Si spengono le luci, si chiudono le scale e la cittadina ligure, come ogni anno, torna a vivere nella quiete, lontana dai riflettori e dagli occhi puntati di tutta la penisola. Gli stessi occhi che oggi brillano per il vero vincitore del Festival: Claudio Baglioni.

    Il Teatro Ariston

    Sanremo, oltre ad essere il regno della musica, è il trionfo del lato critico dell’italiano. Il giudizio del dettaglio è sempre dietro l’angolo. Spesso le analisi sono cattive, a tratti ingiuste, ma tutti sono concordi sul fatto che al direttore artistico vada riconosciuto un grande merito, quello per il quale questo Festival passerà alla storia.

    La musica, con Baglioni, è tornata al centro del villaggio. Un’orchestra rivalorizzata e i cantanti in primo piano sono il fiore all’occhiello di questa edizione, che lascia andare via i fasti di Nicole Kidman e Will Smith per premiare i nostri interpreti. Claudio rifila un bello schiaffo alle precedenti gestioni, dimostrando che non serve l’attore internazionale o il talento mondiale per fare audience. Anche perché i veri talenti li ha portati lui sul palco.

    Superbo Pierfrancesco Favino, ieri ineffabile nel monologo tratto da “La notte prima della tempesta”. Meravigliosa Michelle Hunziker, sia esteticamente che nella conduzione.

    Ma nel Festival della canzone italiana il vero plauso spetta ai concorrenti in gara.

    Ultimo trionfa tra i ragazzi, in uno dei Sanremo Giovani più belli di sempre. E tra i Big in gara i colpi di scena non sono mancati. Le vere soprese, ma neanche troppo, sono state la classe e la storia di Ron e di Ornella Vanoni, capaci, nell’era dove tutto va veloce, di sconfiggere il tempo, classificandosi nella Top Five del Festival. Nota di merito a Max Gazzè, aedo e cantastorie di una meravigliosa leggenda.

    Il trionfo del duo Meta-Moro, capaci di andare oltre ogni sospetto con un canzone che dona al mondo un messaggio universale, è l’apice di una montagna bellissima, in un podio che è il trionfo delle emozioni. Dall’amore di Annalisa, consacrata nell’empireo sanremese, alla frivolezza e l’ilarità de “Lo Stato Sociale”, capaci di donare all’Ariston allegria e brio, sfiorando una clamorosa vittoria.

    Tutto si chiude e il tempo va avanti. Più Sanremo sembra stia per crollare più ci regala emozioni uniche. Sono tanti i tentativi per affossarlo, ma quest’anno ha stracciato ogni lamento. La musica ha vinto. Non le avete fatto niente.

    Tommaso Franchi

     

    https://www.facebook.com/gianluca.basciu/videos/10213579249814063/

    Più informazioni su