Campidoglio: in aree ex abusive opere pubbliche per 10 mln

Roma – Garantire la realizzazione di opere pubbliche per un valore di 10 milioni di euro. Questo l’obiettivo del provvedimento approvato dalla Giunta capitolina che adegua le attivita’ svolte dalle Associazioni consortili di recupero urbano (Acru), all’interno delle aree ex abusive, alle nuove norme sugli appalti pubblici. Si potra’ cosi dare il via ai lavori per la realizzazione di impianti fognari, strade, sistemi di illuminazione e di altre opere di urbanizzazione primaria in aree periferiche che ne erano sprovviste. Lo scrive in una nota il Comune di Roma.

In attesa del nuovo Regolamento, l’atto di Giunta consente la gestione della fase transitoria in modo da garantire l’attuazione di tutte le opere attese dai territori e gia’ approvate o nelle fasi conclusive di approvazione: questi lavori saranno comunque realizzati dalle Acru che dovranno costituirsi come veri e propri soggetti giuridici riconosciuti, e non piu’ come semplici associazioni, che portano in attuazione interventi pubblici per conto dell’Amministrazione comunale.

L’amministrazione, dopo diversi incontri sul territorio, ha quindi deciso di accogliere alcune proposte avanzate dalle Acru. In particolare, prendendo atto della oggettiva natura e composizione non professionale delle associazioni consortili, si ritiene utile che ciascuna possa avvalersi di autonoma e distinta struttura professionale di supporto giuridico e tecnico al fine di poter individuare e applicare correttamente la normativa di riferimento in tema di progettazione, realizzazione, collaudo, manutenzione, consegna e garanzia delle opere pubbliche oggetto di convenzione.

La struttura ausiliaria, che dovra’ quindi sottoscrivere una convenzione con Roma Capitale, garantira’ alle Acru i servizi giuridici e tecnico-professionali indispensabili all’esecuzione dell’opera pubblica.

Alternativamente le associazioni consortili potranno richiedere all’Amministrazione, sulla base del progetto definitivo, l’indizione di una gara per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori. Il contratto di appalto sara’ comunque stipulato tra l’impresa aggiudicataria e l’associazione consortile.

Le associazioni consortili che non si doteranno di una personalita’ giuridica, entro il termine di 90 giorni, dovranno darne comunicazione ufficiale all’Amministrazione trasmettendo l’ultimo estratto conto vincolato e l’elenco delle fideiussioni depositate a garanzia delle opere gia’ eseguite e gia’ collaudate o di quelle ancora in corso gia’ convenzionate, con conseguente trasferimento nel bilancio di Roma Capitale dei fondi che verranno inseriti sotto una voce appositamente dedicata del Dipartimento Programmazione Attuazione Urbanistica.

“Strade, fogne, illuminazione: opere indispensabili per tanti cittadini delle periferie. Dopo un lavoro lunghissimo e faticoso siamo riusciti a sbloccare i fondi per eseguire tutte questi interventi primari a carico delle Acru. Potremo avviare cantieri in ogni periferia, perche’ non si puo’ pensare che una Capitale come Roma lasci indietro pezzi di citta’, privi dei servizi essenziali.”

“L’atto appena approvato ci permette di sbloccare un’altra situazione che si trascina da anni, particolarmente complessa ma fondamentale per i residenti nelle aree ex abusive. È stato un lavoro impegnativo, ma la questione andava risolta e i cittadini non potevano piu’ attendere.”

“Ringrazio l’Assessorato all’Urbanistica e il suo Dipartimento per l’impegno dedicato a questo tema, e la delegata alle periferie Federica Angeli per aver raccolto alcune delle richieste dei cittadini poi recepite in delibera”, dichiara la sindaca di Roma, Virginia Raggi.

“Si tratta di un atto che ci permette di realizzare i progetti gia’ approvati attraverso un provvedimento transitorio in attesa del nuovo regolamento. Questo percorso ci permette di salvaguardare le procedure in corso e quindi di portare a termine quei progetti per i servizi pubblici fondamentali per vaste zone della citta’”, sottolinea l’assessore all’Urbanistica, Luca Montuori.