Casaleggio Junior, il profeta della democrazia diretta

Non passa giorno senza che qualche grillino se ne esca con dichiarazioni lunari: il superministro Di Maio è uno specialista, ma adesso scopriamo che esiste un velista ecologista, un certo Mura, molto famoso nell’ambiente velico pare, che sostiene di poter fare il parlamentare dalla sua barca e, bontà sua, di riservare un giorno a settimana alla Commissione Trasporti.

Gli fa eco Casaleggio Junior che ha già deciso che internet soppianterà il Parlamento e che la democrazia rappresentativa verrà spazzata via da quella diretta, magari via wi fi, magari con un bel chip in radiofrequenza impiantato nella nuca delle masse, proprio come si vede in qualche film di fantascienza distopica o come accade in quelle società americane che hanno sostituito il cartellino con una etichetta RFID sotto la pelle degli sfortunati dipendenti.

Insomma, la consolidata tradizione grillina delle sparate  (che annovera, fra gli illustri precedenti, i sostenitori della coppetta mestruale, i confutatori dello sbarco sulla luna e persino qualcuno che giurerebbe che le sirene esistono davvero) prosegue imperterrita senza che un campanello di allarme risuoni in quelle poche teste ancora capaci di pensiero autonomo.

Perché, diciamolo con grande franchezza, la Rete ha fallito miseramente: doveva consentire la condivisione della conoscenza ed ha sparso solo ignoranza, doveva rendere umili i potenti e sottoporli al controllo democratico delle masse e, invece, ha reso le masse autoreferenziali e tronfie della propria ignoranza, doveva svelare la verità e, invece, ha sparso mezze notizie, false notizie, inesattezze, errori sesquipedali. Ha creato un gigantesco e devastante gioco del telefono globale, nel quale nessuno capisce più nulla di quel che l’altro dice, una Babele digitale senza fine.

Internet, infatti, è semplicemente una grandissima cagnara dove ogni imbecille apre bocca e tira fiato (o preme tasti). I grillini sono il percolato di questo immondezzaio mentale nel quale logica, scienza, mito, fantascienza, follia, demenza sociale e favole si mischiano, tritate in un miscuglio inemendabile e putrido, generando il più grande caos che la storia umana ricordi.

Dire come fa Casaleggio Junior che questo è il futuro della democrazia è come dire che mettere Odoacre sul trono di Augusto potesse significare il ripristino del mos maiorum e della potestas imperiale dopo decenni di decadenza.

Ma gli italiani, leggo su uno dei maggiori quotidiani nazionali, danno il 60% del proprio consenso a questo governo. Certo, le colpe sono del maledetto Partito Democratico, vera nemesi della democrazia parlamentare italiana, che è riuscito a stare sul gozzo a tutti, anche a coloro che lo avevano incautamente votato, ma è evidente che questa classe dirigente che annuncia e grida, pontificando in un italiano stentato su quel che non capisce (e che non ha tempo e voglia di capire) ed esprimendo una capacità programmatica ed una lungimiranza degni di un nematode qualunque, è proprio quel che l’Italia si merita e vuole.

Siamo a posto quindi, finalmente il Popolo ha il suo governo e possiamo avviarci alla fine della democrazia rappresentativa e, grosso modo, di questo sfortunato paese, cantando felici le lodi della Rete.

CB