Cgil-Cisl-Uil: settore turismo, interventi urgenti per salvarlo

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Roma – “La crisi che sta colpendo il sistema del turismo romano e laziale, con vertenze aperte che sono state denunciate dalle categorie del settore qualche giorno fa, rende necessari provvedimenti urgenti e retroattivi al 1 gennaio 2022 per bloccare i licenziamenti e definire con urgenza misure di protezione e sostegno specifici al fine evitare le crisi occupazionali. E’ necessario poi intervenire con altrettanta urgenza su tutta la filiera industriale del turismo locale”. Così, in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio, la Cisl di Roma Capitale Rieti, la Cisl del Lazio e la Uil del Lazio.

“Per rilanciarlo- continua la nota- occorre riconoscere il turismo e la relativa filiera come un settore industriale strategico a livello locale, coniugandolo da un lato a un vero e proprio Piano del Lavoro per le professionalità in esso impiegate e dall’altro a un Piano Industriale per l’innovazione e la sostenibilità ricettiva, integrando la strategia di rilancio con il sistema culturale, lo spettacolo dal vivo, il patrimonio storico ambientale e la mobilità sostenibile collettiva e a domanda singola.”

“Ricordiamo infatti che tutta la filiera turistica romana e regionale soffre di un alto livello di sottoccupazione e sottoprofessionalità a causa di una sempre più diffusa precarietà ed dell’elusione contrattuale. Il settore alberghiero romano e laziale è caratterizzato, ad esempio, da un’occupazione assai bassa rispetto alla media degli alberghi europei.”

“Questo fattore incide, ovviamente, sulla qualità e quantità dei servizi offerti e sulla capacità di innovare e diversificare il ‘prodotto accoglienza’. Occorre inoltre guardare con grande attenzione ai trends internazionali prodotti dall’immobilismo delle amministrazioni locali circa i cambiamenti strutturali del settore a partire da quello alberghiero.”

“Alcuni grandi gruppi internazionali, sia di estrazione alberghiera che puramente finanziari, iniziano ad acquisire appartamenti o interi stabili per riconvertirli in B&B, Case Vacanze e via dicendo, relegando quello alberghiero a mercato di lusso.”

“L’effetto finale è la progressiva scomparsa degli alberghi di tutte le categorie e della relativa occupazione regolare a causa dell’utilizzo di cooperative spurie oppure di una miriade di lavoratori in nero che si occupano della ricettività derivata dalla cosiddetta ‘platform economy’.”

“Per questo riteniamo importanti i segnali di attenzione che arrivano dagli assessori comunali Pratelli e Onorato e dall’assessore regionale Corrado ma è necessaria e urgente un’azione corale che coinvolga le istituzioni locali e le parti sociali per un progetto realizzabile e condiviso”. (Agenzia Dire)

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