Rifiuti: siamo all’anno zero. Malagrotta verso nuova proroga

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    Sancito il disastro sulla sanità, ora si profila in tutta la sua ampiezza quello sui rifiuti. Dopo l’avvio dell’inchiesta da parte della Procura di Roma, siamo all’anno zero. I lavori nelle due discariche individuate non sono mai iniziati ,ne avviate le procedure per l’esproprio. Inoltre , per quella di Corcolle, non è chiara la proprietà e prendono sempre piu consistenza i sospetti, piu volte denunciati dai Comitati, che sia alto il rischio di infiltrazioni mafiose o camorristiche. Questo uno dei motivi dell’indagine avviata dalla Procura. Nel frattempo il sempre piu confuso sindaco di Roma, continua a far marciare gli impianti industriali di trasformazione dei rifiuti a ritmo ridottissimo scaricando a Malagrotta tonnellate di tal quale. Siamo alla fine di febbraio. Stando ai calcoli del Prefetto Commissario Pecoraro, è del tutto evidente che la più grande discarica d’Europa non chiuderà a giugno e che si dovrà procedere ad una nuova proroga. Vuol dire che sono passati cinque anni, due Presidenti di Regione , uno dei quali, quello in carica, molto comprensivo con le esigenze del sindaco di Roma ed Alemanno non ha concluso niente. Un capolavoro targato Pdl che governa Comune e Regione. In genere questo si chiama fallimento , senza se e senza ma.

    In una nota il capogruppo Pd Esterino Montino

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