Sindacati: per ammortizzatori vanno snellite procedure

Roma – “Il punto di osservazione che presidiamo dall’inizio dell’emergenza Covid-19 ci spinge a lanciare un grido d’allarme sull’impoverimento che la citta’ di Roma e con essa delle altre province della Regione a causa dei ritardi dei pagamenti di tutte le forme di sostegno al reddito. L’impoverimento porta con se’ ulteriori dinamiche degenerative: una crescente tensione, il rischio di essere preda dei populismi, il rischio di indebitamento, per dirla con una parola l’avanzamento del degrado. Il sistema bancario non e’ stato in grado di svolgere il ruolo che gli e’ stato richiesto, cioe’ di ridurre i tempi dei pagamenti e in tal modo sopperire ai ritardi che una gran mole di richieste comportava.”

“Ora e’ il tempo di agire. Pagare quanto prima l’ammortizzatore sociale che spetta ai lavoratori per garantire loro continuita’ di reddito e non abbandonarli al rischio di poverta’, con notevoli rischi di tensioni sociali. Oggi abbiamo inviato alla Regione Lazio, all’Inps provinciale di Roma e all’Inps regionale la richiesta di un tavolo che quotidianamente verifichi quali sono i motivi ostativi e snellisca le procedure, un tavolo che dia seguito alle parole con cui si e’ scusato per i ritardi lo stesso Presidente del Consiglio. A noi non sfugge l’importanza del momento, per questo motivo attendiamo di essere convocati in tempi brevissimi. Siamo certi che lo saremo, ma e’ ovvio che se si aspetta ancora porremo in essere tutte le forme di mobilitazione che il momento consente”. Cosi’ in un comunicato i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil della regione Lazio, Michele Azzola, Enrico Coppotelli e Alberto Civica.