BERLUSCONI | IL GIORNALE: CARI AMICI EBREI, GLI INSULTI SONO ALTRI

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    Il Giornale cerca di far capire agli ebrei l’errore in cui cadono nel sentirsi offesi da una frase di Silvio Berlusconi, che nel libro di Vespa dice che i suoi figli si sentono come si sentivano gli ebrei nella Germania di Hitler. “Agli amici ebrei – Cari amici della comunità ebraica, scrive il Giornale, comprendiamo la vostra sensibilità. Però dire di sentirsi come gli ebrei durante il nazismo non è un`offesa. Qualche esempio fa capire meglio: diciamo tutti «è una Caporetto» per parlare della sconfitta della Juve o del Milan, ma non vogliamo certo paragonare la disfatta dei calciatori alla morte dei soldati italiani in quella battaglia. Oppure diciamo «mi mettono in croce» per stigmatizzare chi ci tedia, ma non pensiamo di essere Cristo. Siamo pieni di paragoni paradossali: gli insulti sono altri”.

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