Crimes of the future – recensione del ritorno di Cronenberg

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crimes of the future

Disturbante, esteticamente e psicologicamente, complesso eppure semplicissimo.
David Cronenberg torna in sala con Crimes of the future e noi non vedevamo l’ora di tornarci con lui.

In un futuro non troppo distante il mondo è ormai in una decadenza perpetua a causa dell’inquinamento. L’essere umano sta provando ad evolversi spontaneamente per adattarsi al nuovo mondo, generando però condizioni mai viste prima, su tutte l’assenza totale del dolore, spia fondamentale per il corpo umano.

Il fenomeno più strano però è la nascita, in alcune persone, di nuovi organi all’interno del corpo umano. Organi “originali” al punto da poter diventare oggetto di performance artistiche d’avanguardia che uniscono la chirurgia alla creazione, in una sorta di parto naturale e artificiale insieme, con un pubblico dal vivo pronto a celebrare la nuova spontanea creazione dell’organismo dell’artista.

L’artista crea, direttamente, come fosse l’ispirazione naturale la fonte unica necessaria ma in realtà, Cronenberg ci spiega in maniera implicita, è il contesto che muta intorno all’artista che lo obbliga ad evolversi, a trasformarsi, ad andare oltre.

Crimes of the future è un film sottile nell’affrontare i propri temi tanto quanto è diretto ed esplicito nel rappresentarli. Un ritorno alle origini per David Cronenberg non solo per le tematiche trattate ma anche perché il nome del film corrisponde in maniera “curiosa” al suo secondo lungometraggio che aveva come tematiche per altro l’adattarsi ad un mondo post apocalittico (in quel caso post pandemico!) e che vedeva messe in scena proprio delle parodie di parto di organi autogenerati da parte di alcuni uomini.

A rappresentare in scena le idee e i concetti che turbinano nella mente di Cronenberg troviamo un sempre fantastico Viggo Mortensen, accompagnato perfettamente da Lea Seydoux e Kristen Stewart.
Mortensen recita con il corpo, con le espressioni facciali di dolore e di estasi, gli attori catapultati in un mondo freddo e quasi apatico si esprimono magistralmente con la mimica più che con le parole, in un gioco erotico e sofferente insieme che si alterna sullo schermo.

Critica sociale, rivoluzione dei corpi sull’uomo, l’affermazione della natura nel modo più inaspettato ma più logico e naturale. Crimes of the future è tutto questo ma con uno stile elegante e un ritmo lento.
Un film intenso ma criptico che confonde lo spettatore pur lasciandogli in dono al suo interno qualcosa di nuovo.

Trovate Crimes of the future in sala e potete quindi approfittare questa settimana del Cinema in festa per vederlo a soli 3,50€!

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